“La giunta regionale ha deliberato il bando per l’assunzione di 400 nuovi ispettori del lavoro”. Lo hanno fatto sapere ai sindacati i rappresentanti dell’assessorato alla Salute nel corso di un incontro sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ne dà notizia la Cgil, che, in una nota, auspica che “non si tratti solo di un annuncio – dice Monica Genovese, della segreteria regionale del sindacato – e che le eventuali difficoltà sulla strada
della realizzazione di una misura che determinerebbe un salto di qualità in materia, vengano superate”.
Al tavolo, Cgil, Cisl e Uil assieme ai sindacati degli edili Fillea, Filca e Feneal hanno rivendicato “politiche in grado di ridurre significativamente il numero dei decessi e degli infortuni sul lavoro”. Dall’attuazione dell’avviso comune del 3 agosto 2017 su questa materia, all’assenza di politiche specifiche in materia di prevenzione a partire dai controlli ; alla mancanza in bilancio di risorse adeguate da mettere per la prevenzione fino al mancato decollo del Comitato Regionale sulla Salute: sono i temi di cui si discusso durante l’incontro. “Abbiamo chiesto un Piano per affrontare queste e tutte le questioni collegate – dicono Francesco Cantafia (Cgil) e Mario Ridulfo (Fillea) – a partire dalla informazione e formazione per una cultura della prevenzione di Imprese, lavoratori, cittadini e studenti”.
Sul tappeto anche le questioni dell’applicazione delle norme sulla sicurezza nei siti complessi, dell’individuazione di un responsabile unico della sicurezza per ogni cantiere, dell’introduzione di vincoli per non consentire la nomina dell’RLS di un parente del datore di lavoro o del responsabile del cantiere o dell’impresa. Tra i temi al centro del dibattito, la necessità di estendere in Sicilia il durc per congruità nei lavori edili, uno strumento per contrastare l’elusione e l’evasione contributiva e anche il lavoro nero.
Si è discusso anche della necessità di norme per diffondere l’obbligo di utilizzo degli Rlst per le piccole e piccolissime imprese . “Abbiamo convenuto – dice la nota di Cgil e Fillea- sulla necessità di un tavolo interassessoriale con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, comprese le forze datoriali, per contribuire, tutti, alla costruzione nell’ambito del piano nazionale di prevenzione e sicurezza in edilizia (di cui la regione siciliana, assieme alla toscana è regione capofila), alla costruzione di azioni e strumenti certi nel contrasto al lavoro nero, a quello grigio, allo sfruttamento dei lavoratori”.