Circa 50 milioni di euro arriveranno nelle casse dei comuni tra cui molti siciliani come Catania, Agrigento, Trapani, Siracusa, Messina e Palermo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Nelle annualità 2017-2018 a causa dell’esaurimento delle disponibilità finanziarie del “Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri” gestito dal Ministero dell’Interno e localmente dalle prefetture, non sono stati assegnati contributi a fronte delle richieste avanzate da parte di 270 comuni italiani. I fondi sono attesi da decine di strutture siciliane, e nei giorni scorsi il sindaco di Catania Salvo Pogliese aveva annunciato l’arrivo degli stessi, ringraziano per l’impegno profuso il suo predecessore Enzo Bianco, alla guida dell’assemblea nazionale di Anci l’associazione dei comuni italiani. Il rischio però è che le strutture in attesa da ormai tre anni ricevano a Catania solo il 40 per cento di quanto dovuto, essendo le somme degli anni 2017 e 2018 soggette alla procedura di ripianamento dei debiti a causa del dissesto del comune etneo.
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La soddisfazione di Anci Sicilia
“Grazie all’Anci, che ha evidenziato le problematiche relative alla mancanza di fondi, lo Stato ha deciso di sanare le situazioni pregresse relative agli anni 2017-2018 con l’erogazione di risorse che serviranno ad assicurare un’assistenza concreta”. Lo hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario dell’Associazione dei comuni siciliani .”La carenza di risorse – precisa Paolo Amenta, vice presidente ancisicilia – ha generato notevoli problematiche nella gestione del fenomeno dell’accoglienza. Questi fondi non solo daranno una boccata d’ossigeno ai comuni ma consentiranno di accogliere in maniera dignitosa questi ragazzi dando la possibilità alle cooperative di sanare un buco nei bilanci. Queste risorse sono state trasferite prima delle festività natalizie dal Ministero alle Prefetture e sono già state destinate ai comuni. Adesso le tesorerie dovranno provvedere all’assegnazione delle risorse alle cooperative che gestiscono le strutture”.