Due gare in Sicilia per la depurazione, dall’importo di dieci milioni di euro, a Sciacca e Torregrotta. Le due città sono tra quelle interessate dalla procedura d’infrazione 2004/2034, per la quale l’Italia paga una sanzione comunitaria dopo la condanna della Corte di Giustizia Europea. A comunicare l’avvio degli interventi, che riguarderanno la realizzazione di reti e collettori fognari per recapitare i reflui ai depuratori, il commissario straordinario unico per la Depurazione, Maurizio Giugni.
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Gli interventi previst
Per Sciacca la gara pubblicata dalla Centrale di Committenza Invitalia vale 7,2 milioni di euro: in un tempo stimato di 720 giorni, si prevede la realizzazione di oltre diciotto chilometri di condotte per collegare aree urbane e costiere residenziali saccensi, in cui oggi la rete dinamica risulta assente o non collettata al depuratore, già oggetto di un intervento di adeguamento per arrivare a coprire 47.500 abitanti equivalenti. Un nuovo sistema di collettamento fognario interesserà alcuni comuni del messinese, trasportando i reflui urbani da Torregrotta e da altri piccoli centri della provincia verso l’impianto di Giammoro, frazione di Pace del Mela: la gara di Invitalia prevede in questo caso un importo di 2,9 milioni (di cui 2,5 soggetti a ribasso) e un tempo di realizzazione di quattordici mesi. “La struttura commissariale – afferma il commissario Giugni – prosegue dunque la sua azione in due agglomerati caratterizzati da un bisogno simile, cioè quello di non lasciare scoperte fasce di territorio da un efficiente trattamento delle acque: non vuole dire solo meno sanzioni comunitarie, ma una maggiore tutela e protezione ambientale”. La nuova struttura del commissario unico per la Depurazione Maurizio Giugni impegnata su quattro procedure d’infrazione a carico dell’Italia per il mancato trattamento delle acque reflue urbane, si compone di due subcommissari, Stefano Vaccari e Riccardo Costanza, e si avvale del supporto di società e istituzioni pubbliche (Invitalia, Sogesid, Studiare Sviluppo, UTA, Provveditorati, Enea) per raggiungere la conformità negli agglomerati sanzionati dall’Ue.