Un calo di oltre il 37 per cento, sia nel traffico passeggeri e del 33 nella movimentazione di aeromobili. Parliamo dell’aeroporto Pio la Torre di Comiso che, secondo i dati raccolti da Assaeroporti, con 31 mila e 40 passeggeri nel luglio 2019 ha perso rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ben 18 mila 238 passeggeri, quando il totale era di 49 mila 278. In negativo anche l’altro piccolo scalo che dal prossimo marzo sarà oggetto della cosiddetta “continuità territoriale” con voli a prezzi calmierati per i residenti in Sicilia, ovvero quello di Trapani. Nello scalo Vincenzo Florio di Birgi il calo di passeggeri rispetto ai 43 mila e 885 di luglio 2018 è stato del 6,76 per cento, con una perdita di 2 mile e 967 passeggeri.
Sandro Gambuzza (Sac): “Comiso in fase di ripartenza”
Per Comiso, anche i dati di giugno 2019 davano un calo netto, con 30 mila 929 passeggeri, una flessione del 31,1 per cento rispetto al 2018 quando erano stati 44 mila e 915. “I dati registrati in questo periodo, oggettivamente, non sono entusiasmanti”, afferma Sandro Gambuzza, presidente della Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania che controlla anche Soaco, gestore dell’aeroporto degli Iblei. “i soci – prosegue Gambuzza – sono al lavoro per invertire questa tendenza dovuta anche a fattori esterni alla gestione dello scalo. Siamo in fase di ripartenza su più fronti, relativamente all’assetto societario, a quello organizzativo gestionale, in attesa che venga portata avanti la realizzazione della rete aeroportuale, e soprattutto commerciale. In questo momento, è in corso una ricognizione di nuove compagnie aeree e sono stati avviati proficui contatti con due realtà internazionali per avviare nuove tratte, domestiche e non, dallo scalo di Comiso. Inoltre, contiamo sul piano di incentivazione turistica, che è in fase di definizione, e sulla definitiva realizzazione della continuità territoriale, che permetterà di migliorare l’offerta e garantire la regolarità di rotte e tariffe”, conclude Gambuzza.
Bene Catania, benissimo Palermo
Ai dati negativi dei piccoli scali fanno da contraltare gli ottimi risultati degli aeroporti di Catania e Palermo. Lo scalo etneo di Fontanarossa si conferma primo del Sud Italia non solo a luglio 2019, dove con 1 milione e 115 mila passeggeri ha guadagnato il 3,13 per cento rispetto al luglio 2018, ma anche ad agosto. Secondo i dati forniti dalla società di gestione dell’aeroporto Sac, si sono raggiunti un milione e 122 mila passeggeri. L’incremento rispetto ad agosto 2018, quando i passeggeri erano un milione e 89 mila, è stato del 2,97 per cento. Per settembre Sac stima 1 milione e 55 mila passeggeri, in crescita del 1,5 per cento. Nel dettaglio, il comparto nazionale dovrebbe crescere dello 0,4 per cento, quello internazionale dall’Unione europea del 5, mentre quello extra Unione del 6,2. Palermo fa anche meglio: a luglio 2019 con 778 mila passeggeri ha guadagnato il 7,37 per cento rispetto al luglio 2018, mentre ad agosto secondo i dati Gesap – società di gestione dello scalo di Punta Raisi -, i passeggeri sono stati oltre 770 mila. L’incremento rispetto ad agosto 2018, quando i passeggeri erano 732 mila, è stato del 5,21 per cento.
Movimenti aeromobili, Comiso e Trapani in negativo
Nel confronto tra luglio 2019 rispetto al 2018, il numero di passeggeri è in linea per tutti e quattro gli aeroporti con quello del numero di aeromobili. Comiso perde il 33,69 per cento, passando da 466 a 309 aerei in arrivo o partenza, così come Trapani che perde il 3,99, passando da 627 a 602. Catania cresce del 2,44, al fronte di 8192 aeromobili in transito a luglio 2019 contro i 7997 dell’anno precedente, mentre Palermo sfiora il 10 per cento di crescita, passando da 5629 del luglio 2018 a 6157 dello scorso luglio.