Paolo Angius ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di presidente di Airgest, la società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, nel corso di un incontro a Palazzo d’Orleans con il governatore Nello Musumeci. Nelle scorse settimane l’aeroporto di trapani è stato inserito, insieme all’aeroporto di Comiso, all’interno della cosiddetta “continuità territoriale”, che a partire dalla fine di marzo 2020 dovrebbe garantire voli a prezzi calmierati verso 6 aeroporti italiani.
Continuità territoriale e comitato consultivo per Birgi
L’avvocato Paolo Angius aveva inoltre guidato Airgest, società per azioni controllata dalla regione Siciliana con una quota superiore al 99 per cento, alla formazione di un comitato tecnico-istituzionale consultivo sulle possibili strategie di rilancio, nominato con decreto proprio dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ne sarà anche il coordinatore. Ne fanno parte, a titolo gratuito: gli assessori regionali alle Infrastrutture, all`Economia e al Turismo; un rappresentante del Libero consorzio comunale e due sindaci della provincia di Trapani; il professore Vito Riggio, consulente del presidente della Regione in materia di trasporti; il presidente del Distretto turistico della Sicilia occidentale; il presidente della Camera di commercio di Trapani; il presidente e il direttore generale di Airgest, societa` di gestione dell`aeroporto. Il comitato avrà la durata di tre mesi.
Musumeci: “Lavoriamo alla salvezza dello scalo”
“Prendo atto – ha evidenziato il presidente della Regione – della decisione adottata dall’avvocato Angius, a seguito di sopraggiunti impegni professionali. Desidero ringraziarlo per avere continuato a guidare la società con impegno e passione, anche in un periodo di grandi difficoltà dello scalo trapanese, a seguito della grave crisi che ha colpito l’aeroporto a causa di scelte gestionali e politiche assai discutibili del passato. Sarà compito della nuova governance di Airgest mettere in campo gli strumenti voluti dal socio Regione per tentare di far decollare definitivamente l’aeroporto, a quattro anni dall’inizio del calvario. Da tempo lavoriamo alla salvezza dello scalo: un obiettivo al quale tutti, dall’Unione europea agli enti locali, devono collaborare. Siamo sulla buona strada”.