Nel 2018 sulle strade siciliane sono morte 210 persone, due in più rispetto al 2017. Ma il tasso di mortalità nell’isola è di 4,2 decessi ogni 100 mila abitanti, tra i più bassi d’Italia e inferiore alla media nazionale che è di 5,5. Lo rivelano le statistiche provinciali elaborate da ACI e Istat. Che svelano anche un primato siciliano: Agrigento è la provincia in cui gli incidenti mortali sono calati di più dal 2010.
Il primato di Agrigento
Accanto a dati negativi come quello di Messina (19 vittime in più nel 2018), ci sono casi positivi. Trapani ha registrato 16 morti in meno. Agrigento, come si legge sul comunicato Aci, “è tra le pochissime province italiane che hanno già raggiunto l’obiettivo Ue di ridurre del 50 per cento, entro il 2020, i morti per incidente stradale” rispetto al 2010. Dieci anni per dimezzare i decessi. Ad Agrigento ne sono bastati otto. Sono solo altre cinque le province italiane che sono riuscite a ottenere lo stesso risultato: Barletta-Andria-Trani (-66 per cento), L’Aquila e Campobasso (-52 per cento), Taranto (-51 per cento) e Terni (-50 per cento). Agrigento però le batte tutte, con un calo del 78 per cento.
I tassi di mortalità
La mortalità è in diminuzione in tutta Italia (-1,6 per cento rispetto al 2017). Nel dettaglio, si legge sul comunicato Aci, “si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. Rispettivamente 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti, in media, ogni giorno”. Tuttavia, in 12 casi su 21, si registra un aumento delle vittime in valore assoluto. La Sicilia, con due decessi in più rispetto al 2017, è tra questi. Guardando al 2010, anno di partenza dell’analisi di Istat e Aci, la situazione era decisamente peggiore: 279 decessi, ossia 5,6 ogni 100 mila abitanti. Nonostante i passi avanti, però, allargando l’obiettivo Ue di dimezzare i morti tra il 2010 e il 2020, la Sicilia ha ancora tanto da migliorare: il calo è di poco inferiore al 25 per cento. Il risultato di questi otto anni è frutto di un’andatura altalenante. Nel 2011 e nel 2012, il tasso di mortalità è sceso, fino ad arrivare a 4,6 morti ogni 100 mila abitanti. Nel 2013 invece, è salito fino a 5, per poi tornare a calare nel nel 2014 (4,1) e risalire a 4,4 nel 2015. L’anno migliore per la Sicilia è stato il 2016, quando il tasso è sceso per la prima (e per ora unica) volta sotto quota 4.
Regione | Sicilia |
Tasso 2018 | 4,2 |
Morti 2010 | 279 |
Morti 2017 | 208 |
Morti 2018 | 210 |
Incidenti 2010 | 14.255 |
Incidenti 2017 | 11.056 |
Incidenti 2018 | 11.017 |
Le cause degli incidenti
Secondo l’Istat, gli incidenti sono dovuti soprattutto a comportamenti errati. “Tra i più frequenti si confermano la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8 per cento dei casi). Le violazioni al Codice della Strada risultano in diminuzione rispetto al 2017. Le più sanzionate sono l’inosservanza della segnaletica, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza a bordo e l’uso del telefono cellulare alla guida; in diminuzione le contravvenzioni per eccesso di velocità”.