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Agrigento, marcia dei sindaci il 25

Alla manifestazione, promossa dalla diocesi, hanno aderito tutti i sindaci della provincia, sindacati e associazioni datoriali. E oggi arriva l'adesione di Anci, l'associazione dei comuni della Sicilia.

Anci Sicilia annuncia il sostegno dell’Associazione dei comuni alla marcia dei sindaci in programma per il 25 gennaio prossimo ad Agrigento, a partire dalle 11, lungo la statale 640 che collega Porto Empedocle a Caltanissetta. Parteciperanno tutti i primi cittadini dei 43 comuni della provincia, le organizzioni datoriali e le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil che insieme alla Pastorale sociale della Curia arcivescovile hanno promosso l’iniziativa. “Le condizioni di estrema precarietà in cui versano i collegamenti ferroviari, le infrastrutture viarie e le arterie stradali in tutta la Sicilia rischiano di condannare i nostri territori ad uno stato di sottosviluppo irreversibile, marcandone la marginalità. Con questa consapevolezza è necessario quindi reclamare la massima attenzione su criticità, più volte denunciate, che compromettono notevolmente la mobilità delle popolazioni e le possibilità di crescita economica della nostra Isola”. Hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia.

“Chiediamo massima attenzione al governo”

“E’ necessario che su tali temi non solo il Governo regionale continui a manifestare la massima attenzione, ma che anche il Governo nazionale, l’Anas e le Ferrovie dello Stato – continuano Orlando e Alvano – mettano in campo un’azione straordinaria attraverso l’impiego delle cospicue risorse finanziarie già previste per le infrastrutture e sulla base di una precisa road map che definisca con precisione tempi e priorità. A ciò si deve aggiungere un preciso impegno per garantire una maggiore efficienza della viabilità secondaria con particolare riferimento alle strade provinciali. Non è più possibile che il diritto alla mobilità sia, nei fatti, impedito da collegamenti pericolosi vetusti e fatiscenti”. Secondo Orlando “è necessaria una strategia complessiva di riforma del trasporto pubblico locale che assicuri ai cittadini il trasporto urbano e ai Comuni siciliani collegamenti efficienti proprio perché le condizioni precarie del sistema dei trasporti in Sicilia incidono sulla stessa possibilità di esercitare i diritti di cittadinanza più elementari e, considerato che in molti comuni gli ospedali più vicini si trovano a distanze proibitive, limitano, in concreto, lo stesso diritto alla salute”, conclude il presidente di Anci Sicilia.

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