“L’amministrazione comunale non può esimersi dal trovare una soluzione prima che sia troppo tardi”. Sessanta lavoratori dell’appalto servizi Amt, l’azienda partecipata del comune di Catania che si occupa dei trasporti urbani, si sono dati appuntamento con i loro rappresentanti sindacali, giovedì 12 dicembre alle 10,30 in via Etnea 15, ingresso secondario del municipio. I lavoratori rischiano di perdere l’occupazione, spiegano Cgil e Filcams Cgil, Ugl igiene ambientale, Uil Trasporti, Fast Confsal.
Un appalto mai partito a causa del dissesto
Lo scorso gennaio l’Amt ha revocato in autotutela una procedura di gara a causa della dichiarazione di dissesto del Comune di Catania. L’ appalto era legato all’affidamento dei servizi di pulizia dei locali aziendali e dei parcheggi, nonché del lavaggio dei veicoli, della manutenzione dell’area verde e dei parcheggi, e dei servizi di reception.La municipalizzata ha di conseguenza manifestato l’esigenza di ottimizzare l’impiego di risorse finanziarie e dunque di rimodulare il monte ore. Questa scelta, a parere dei sindacati “ricade inevitabilmente su 60 lavoratori di cui 19 facenti parte di un bacino di garanzia scaturito da una vertenza complessa (ex Cesame, Catania Multiservizi), poi in parte ricollocati fra Amt e servizi di Igiene ambientale”. Nonostante il sindaco di Catania, Salvo Pogliese sia stato chiamato in causa, al momento non è mai intervenuto. “Per questo chiediamo chiarezza su questa vicenda che potrebbe evolversi nel peggiore dei modi. Non possiamo permetterci nuovi licenziamenti. L’amministrazione comunale non può esimersi dal trovare una soluzione prima che sia troppo tardi”.
