Anche la Sicilia potrà applicare il nuovo Codice dei Contratti pubblici. La svolta è arrivata nelle scorse ore con l’approvazione da parte dell’Ars, Assemblea regionale siciliana, della legge di recepimento del nuovo codice nazionale. Una norma che va nella direzione auspicata dagli ingegneri siciliani. Nelle scorse settimane erano stati ascoltati dalla IV Commissione “Ambiente Territorio e Mobilità”, per esprimersi sul disegno di Legge numero 519 “Recepimento del Nuovo Codice dei Contratti”. In quell’occasione, i professionisti siciliani avevano stimolato l’approvazione di un emendamento ad hoc per superare alcune criticità. La legge regionale appena varata, infatti, integra nuove importanti modifiche alla norma nazionale (decreto legislativo 36/2023) efficace in Italia dal primo luglio.
La posizione degli ingegneri siciliani
“Abbiamo ottenuto con successo diverse migliorie“, spiega il presidente della Consulta degli Ordini degli Ingegneri di Sicilia Fabio Corvo. “Le gare saranno aperte a tutti i liberi professionisti che potranno avvalersi di una polizza assicurativa – in alternativa al fatturato degli ultimi tre anni – per la dimostrazione dei requisiti economico-finanziari; i requisiti curriculari sono stati ampliati da tre agli ultimi dieci anni; è stata recuperata l’opzione di dimostrare, nei concorsi, i requisiti speciali costituendo un raggruppamento a valle della proclamazione; potrà essere restituita la vidima delle parcelle all’ordine (sebbene facoltativa); è confermato l’obbligo del rispetto dei bandi tipo; è stata semplificata la verifica dei progetti per importo sino alla soglia comunitaria”.
Creatività e qualità nelle progettazioni
Aumenterà così il livello di creatività e qualità delle progettazioni. Anche attraverso l’ampliamento della partecipazione alle gare di idee per le start-up e per quella fascia di professionisti più aggiornata e competitiva fino ad oggi tagliata fuori da ogni possibilità di candidatura. “Accogliamo con soddisfazione e gratitudine la legiferazione della Regione”, conclude Corvo. “Ringrazio il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità Alessandro Aricò, il direttore generale del Dipartimento Regionale Tecnico Duilio Alongi. Hanno lavorato cogliendo con ascolto rigoroso le sollecitazioni che la Consulta regionale degli Ingegneri in sinergia con la Consulta degli Architetti e il FAS (Federazione Architetti Sicilia) hanno posto, acquisendo in pieno le nostre istanze con una legge attenta. Capace di superare i limiti posti dalla normativa nazionale”.
Schifani: “Effetti positivi sugli enti locali”
Apertura ai giovani professionisti, semplificazione delle procedure, maggiore rapidità nei tempi di approvazione, consequenziale celerità nelle procedure di gara. Con la nuova legge di recepimento in Sicilia sono tanti gli obiettivi più facili da raggiungere, in una nota istituzionale il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha già dichiarato che “la norma di riforma favorirà enti locali, aziende sanitarie, consorzi e altre pubbliche amministrazioni. Chiamate nei prossimi mesi a gestire gare di appalto per opere pubbliche finanziate da importanti risorse economiche provenienti dal Pnrr e dalla Programmazione europea 2021-2027″.