Avviati i pagamenti delle prestazioni richieste dai lavoratori delle imprese artigiane sospesi dal lavoro a causa dell’ emergenza da Covid-19, per il sostegno al reddito. A darne notizia le parti sociali, Cgil, Cisl, Uil, Casartigiani, Claai, Cna, Confartigianato, componenti dell’Ente bilaterale artigianato della Sicilia. L’erogazione delle somme avviente da parte di Fsba, il fondo di solidarietà bilaterale alternativo dell’artigianato, all’interno del piano speciale di sostegno al reddito previsto dall’articolo 19 del Decreto Legge 18 del 2020, ovvero il cosiddetto “Cura Italia”.
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Circa 7 mila istanze presentate dalle aziende
L’Ente regionale, la cui iscrizione obbligatoria per ottenere il contributo è stata nelle scorse settimane oggetto di un ricorso al Tar del Lazio, vinto dall’artigiano ricorrente, può contare secondo gli enti componenti “su poche risorse umane e professionali”. L’ente avrebbe comunque “riorganizzato in tempi celeri la propria struttura attivando una task force con operatori delle parti sociali, sindacali e datoriali, consentendo il tempestivo espletamento di tutti gli adempimenti necessari ad evadere le richieste dell’intero mese di marzo, procedendo celermente al trattamento delle numerose ulteriori richieste pervenute: circa 7 mila istanze presentate dalle aziende”. Secondo sindacati e organizzazioni datoriali “i lavoratori del settore artigiano sono i primi tra tutti i lavoratori siciliani, a ricevere il pagamento delle misure di sostegno al reddito”. L’erogazione delle somme è stata consentita nei rispetto delle risorse proprie accumulate nel tempo dalla regolare contribuzione delle imprese artigiane al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato in attesa delle risorse stanziate dal Governo. L’impegno di Cgil, Cisl, Uil, Casartigiani, Claai, Cna, Confartigianato “è tutto rivolto al trattamento delle ulteriori domande con la stessa efficienza messa in campo, affinché ciascun lavoratore possa ricevere le somme spettanti per affrontare la difficile fase emergenziale in corso, con mezzi di sussistenza per sé e per le proprie famiglie in attesa di riavviare l’auspicata fase di ripresa”, concludono.