“Sarebbero 189 le pratiche che rischiano di non essere più pagate dall’assessorato regionale del Lavoro, con nuovi disoccupati nonostante il tirocinio svolto e poche assunzioni: solo 170 su 1.741 tirocinanti. In 1.555 siamo rimasti senza alcuna occupazione e con nessuna speranza, né risposte dalle istituzioni delle politica regionale siciliana”. Lo sostiene Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22 della Regione Siciliana. “La situazione è ben lontana dell’essere risolta, 189 tirocinanti dopo tre anni sono rimasti ancora senza alcun pagamento a tirocinio concluso. Addirittura 89 pratiche sarebbero in bilico e rischiano di non essere più pagate. Si prevede il taglio definitivo dell’indennità”. Lauria, che chiede l’intervento del presidente della Regione, Renato Schifani, perché si trovi una soluzione per garantire i diritti costituzionali dei tirocinanti, ricorda che “migliaia di ragazzi disoccupati sono stati lasciati in mezzo ad una strada dopo essere stati formati e poi sfruttati come lavoratori a basso costo”.
Sarebbero disponibili “fondi residui per 18 milioni di euro”
A quanto pare di questa anomalia non vuole occuparsi nessuno. “Più volte avevo chiesto interventi urgenti al governo regionale – prosegue il portavoce dei tirocinanti – e anche l’intervento del parlamento regionale, facendo riferimento alle problematiche preesistenti. Molti dei tirocinanti sono stati costretti a percepire il reddito di cittadinanza come unica fonte di sussistenza e fra pochi mesi resteranno senza un aiuto. Per altri invece nessun sostegno è stato pensato per accedere al mondo del lavoro. Resteremo disoccupati e in una condizione di disagio sociale con grandi difficoltà economiche ad andare avanti”. Secondo Lauria, ci sarebbero anche fondi utilizzabili: si tratta di “22 milioni di euro inviati dall’Unione europea per finanziare progetti per l’occupazione. I residui per un valore di 18 milioni di euro dello stesso avviso non sono stati reinvestiti sull’occupazione degli stessi tirocinanti regionali”.