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Blutec, arrivano commissari straordinari e cassa integrazione

Nominati i nuovi commissari straordinari per il rilancio dell'azienda. Il ministro del Sud Provenzano conferma il prolungamento degli ammortizzatori sociali fino a dicembre. Adesso serve il piano industriale

Da una parte i nuovi commissari, dall’altra la visita a Palermo del ministro del sud Giuseppe Provenzano. Per i lavoratori di Blutec arriva una prima svolta. Dopo l’attesa, sono stati svelati i nomi dei nuovi commissari straordinari dell’azienda. Al termine dell’estrazione (che si è svolta mercoledì pomeriggio nella sala del Parlamentino del Mise) sono stati nominati Fabrizio Grasso e Andrea Filippo Bucarelli. Tuttavia, si legge sul sito del ministero per lo Sviluppo economico, è stato inoltre ritenuto opportuno “completare l’organo commissariale con la nomina di Giuseppe Glorioso, in considerazione delle competenze e delle conoscenze maturate finora in qualità di amministratore giudiziario delle società, al fine di garantire quanto più possibile la continuità aziendale”.

“La nomina era un passaggio decisivo non solo per aver un po’ più di tempo, ma anche per poter ripartire”, ha detto nel pomeriggio il ministro Provenzano, in un incontro con le forze sociali e sindacali. “Blutec è la prima e più grave crisi industriale che ha vissuto la Sicilia. Ora finalmente, è stato firmato dal Mef il decreto che consente il prolungamento degli ammortizzatori sociali fino a dicembre”.

Garantita la continuità di gestione

I sindacati si dicono frattanto soddisfatti della presenza di Glorioso. Una scelta caldeggiata anche dalle tute blu che nelle scorse settimane hanno fatto a più riprese il suo nome per garantire una continuità di gestione. Dopo il sequestro dell’azienda, infatti, secondo le organizzazioni dei lavoratori, in un contesto di crisi come quello di Blutec, ci sarebbe stata la possibilità di una nomina diretta da parte del governo. Un cambio in corsa della guida avrebbe rischiato di vanificare il lavoro svolto fino ad ora dal precedente commissario giudiziario, mettendo in difficoltà il percorso per la reindustrializzazione di un’area di crisi complessa come Termini. Non solo. Avrebbe persino messo in dubbio il rilancio produttivo degli stabilimenti di Piemonte, Abruzzo e Basilicata. Ora il piano è nelle mani del Mise e l’obiettivo, stavolta, è superare lo stallo che da anni tiene in ostaggio lo stabilimento siciliano, dopo l’addio di Fiat (oggi Fca) nel dicembre del 2011, e i circa mille lavoratori. Per la precisione parliamo di 670 dipendenti ex Fiat e 300 dell’indotto.

Dopo anni di flop l’amministrazione straordinaria ora appare l’unica via per evitare il fallimento ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere. Uno è la situazione lavorativa per le tute blu da dicembre in poi, quando scadrà la proroga degli ammortizzatori sociali, l’altro l’udienza del 23 ottobre. I magistrati dovranno valutare la posizione degli ex vertici, Roberto Ginatta e Cosimo Di Cursi. Per entrambi l’accusa è di malversazione ai danni dello Stato per avere distratto i finanziamenti che servivano a riconvertire Termini Imerese.

Una boccata d’ossigeno per i lavoratori

Di fronte a tutto questo, la nomina dei commissari per Blutec e, in particolare, quella di Glorioso, fa tirare un sospiro di sollievo anche se non esiste ancora un piano di reindustrializzazione. “Oggi il Mise prende in mano la situazione e si comincia a lavorare sul serio per cercare soluzioni diverse da quelle trovate nel passato” commenta a caldo Vincenzo Comella, segretario Uilcom di Palermo. “Alla luce del fatto che Glorioso non era in condizione, per causa di forza maggiore, di presentare un piano industriale per metà ottobre, per l’amministrazione straordinaria non può che essere un fatto positivo: tutta l’attività svolta fino a oggi non si perderà”. Inoltre, continua Comella, subito dopo l’incontro con Provenzano, “le deroghe per la cassa interazione degli anni 2017, 2018 e 2019 per i lavoratori della Blutec sono già state firmate. E il governo nazionale ha garantito il massimo impegno per chiudere in tempi brevi questa partita”. Una boccata d’ossigeno peri lavoratori senza stipendio da giugno. “Il ministro ha assicurato anche l’apertura di un tavolo di confronto per il recupero dell’area industriale ed è prevista anche la sua visita a Termini Imerese”.

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