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Carne sintetica, da Camera sì al divieto. Governo: tutelata sicurezza alimentare

Via libera definitivo al Disegno di legge del Governo che prevede il divieto di produrre e commercializzare di carne sintetica in Italia. Per il ministro Lollobrigida "è stata tutelata la sicurezza alimentare", mentre dall'opposizione Più Europa denuncia "un divieto antiscientifico"

Il Disegno di legge che vieta la produzione e commercializzazione di carne sintetica in Italia è stato approvato dalla Camera dei deputati con 159 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astenuti. A dire sì al testo la maggioranza che sostiene il governo Meloni, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Hanno votato contro Movimento cinque stelle e Alleanza verdi e sinistra. Astenuto il Partito democratico. La legge è stata approvata da entrambi i rami del Parlamento – il DDL era passato nei mesi scorsi al Senato – e dopo la firma del Capo dello Stato Sergio Mattarella sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale. In apertura di seduta è stata respinta la questione pregiudiziale di costituzionalità presentata dai deputati di Più Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, riferita allo stesso provvedimento.

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Carne sintetica, Lollobrigida: giusto il divieto

Soddisfatto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, artefice del DDL insieme al ministro della Salute Orazio Schillaci. “Tuteliamo il nostro cibo, il nostro sistema di alimentazione. Per mantenere il rapporto tra cibo, terra e lavoro dell’uomo che ci ha accompagnato per millenni, garantendo la qualità che l’Italia esprime e che è l’espressione della sicurezza alimentare per tutto il pianeta”, ha detto Lollobrigida al Tg1. “Il cibo sintetico, coltivato, lontano dalle nostre tradizioni, non garantisce questo principio. Dobbiamo proteggere i nostri lavoratori, i nostri imprenditori agricoli e i nostri cittadini che hanno diritto a mangiar bene. Questo cibo attualmente non è consentito in Europa e non è stato testato e sperimentato adeguatamente. Siamo ottimisti sul fatto che l’Unione respingerà la possibilità di produrlo, importarlo e commercializzarlo”.

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“Coinvolgere altri Stati europei nel divieto”

A proposito di Europa, Lollobrigida ricorda che “il Parlamento europeo attualmente ha respinto con i voti trasversali dei parlamentari Ue qualsiasi emendamento che aprisse a queste procedure. Lavoreremo per rafforzare questo principio e rendere il mondo degli agricoltori, degli allevatori e della qualità, centrale nelle nostre dinamiche e produrre alimenti che garantiscano la salute dei nostri cittadini”. Al momento, rivendica il ministro, l’Italia è la prima Nazione del pianeta “a proibire questo tipo di produzioni che cancellano il nostro sistema alimentare tradizionale. C’è questa possibilità e noi la riteniamo non in linea con quello che è il modello che conosciamo, che rispettiamo e che ci ha reso anche forti e competitivi in questo settore. L’Italia, quando è all’avanguardia e riesce a spiegare le buone ragioni che la spingono a normare in questo senso, riesce anche a coinvolgere gli altri Stati“, ha concluso il responsabile dell’Agricoltura.

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Più Europa: divieto antiscientifico, no a violenza

Dall’opposizione è Più Europa a commentare il risultato della votazione. “Il divieto alla carne coltivata approvato dalla Camera è anti-scientifico, anti-europeo e anti-italiano. Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino che la carne ottenuta attraverso la coltivazione cellulare in un ambiente protetto sia dannosa per la salute. Come non ha senso vietare un tipo di alimento per il quale oggi non è ancora stata richiesta l’autorizzazione alla commercializzazione“. Il partito chiede anche al ministro di intervenire sui tafferugli avvenuti ieri davanti palazzo Chigi, quando un rappresentante della Coldiretti avrebbe aggredito i deputati Magi e Della Vedova. “Non può e non deve esistere giustificazione per chi, con la violenza, intimidisce il lavoro di una forza politica e di due parlamentari. Per questo motivo abbiamo sporto denuncia alle autorità competenti. Attenderemo adesso che sia la magistratura a stabilire quanto accaduto”, concludono da Più Europa.

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Valerio Musumeci
Valerio Musumeci
Valerio Musumeci, giornalista e autore. Nel 2015 ha esordito con il pamphlet storico-politico "Cornutissima semmai. Controcanto della Sicilia buttanissima", Circolo Poudhron, con prefazione della scrittrice Vania Lucia Gaito, inserito nella bibliografia del laboratorio “Paesaggi delle mafie” dell'Università degli Studi di Catania. Nel 2017, per lo stesso editore, ha curato un saggio sul berlusconismo all'interno del volume "L'Italia tradita. Storia del Belpaese dal miracolo al declino", con prefazione dell'economista Nino Galloni. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Agata rubata", Bonfirraro Editore.

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