“Le ragioni della manifestazione di oggi contro il caro-energia stanno particolarmente a cuore anche al sistema degli enti locali in Sicilia”. Questo il commento di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia. “È bene, infatti, ricordare che la crisi legata all’aumento dei costi dell’ elettricità e del gas colpisce doppiamente i comuni che, da un lato, stanno sopportando maggiori ed insostenibili costi che gravano sui bilanci e, dall’altro, risentono indirettamente della grave crisi che sta colpendo il mondo delle imprese e che sta impoverendo i cittadini anche in considerazione del fatto che si registra una minore riscossione dei tributi locali, in special modo della Tari”.
“Ripercussioni sui cittadini”
“La condizione delle autonomie locali è naturalmente e strettamente connessa al territorio e al tessuto economico-sociale”, aggiungono il presidente e il segretario dell’associazione dei comuni siciliani, “tanto che ogni dissesto e crisi finanziaria determina, con la diminuzione dei servizi e l’aumento delle imposte, ripercussioni negative su cittadini e attività produttive e, d’altro canto, la chiusura di esercizi commerciali e le difficoltà delle famiglie rischiano di indebolire ulteriormente la condizione finanziaria di enti già in preoccupante difficoltà”.
“Favorire strategia regionale”
“Siamo convinti”, concludono Orlando e Alvano, “che nel breve periodo occorrano interventi urgenti di sostegno a cittadini, imprese e comuni e che non potendo bastare, in prospettiva, aiuti e ristori si renda necessario favorire una strategia regionale sull’approvvigionamento energetico e su misure che incentivino investimenti che negli enti locali siano in grado di rafforzare la capacità amministrativa e favoriscano l’impiego delle risorse per investimenti”.