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Catania-Ragusa: rinviato l’addio alla strada della morte

Definitivamente deciso il via libera alla costruzione dell'autostrada per il distretto del sud-est

“Nella seduta del 5 settembre, così come richiesto dal presidente della Regione Nello Musumeci, il Cipe delibererà la nuova procedura per la realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rispondendo al governatore della Sicilia, Nello Musumeci intervenuto a Palazzo Chigi sull’importante arteria stradale del Sud-est isolano”. Con queste parole la presidenza della Regione siciliana ha annunciato, ad agosto, il via libera al progetto per l’arteria viaria che andrà a sostituire gli ormai inadeguati percorsi delle statali 194 e 514. La riunione, però, il 5 settembre, non si è tenuta a causa del cambio di governo. Lo scorso 4 settembre il nuovo esecutivo ha giurato nelle mani del presidente della Repubblica e la riunione fissata per il giorno seguente è stata spostata a data da destinarsi.

Si farà e sarà gratuita

Nessuna notizia di disfatta però, almeno non al momento. L’annuncio che la Ragusa-Catania a quattro corsie ci sarà e sarà gratuita, non è stato smentito da nessuno. Salvo sorprese dunque, l’iter per dire addio a quella che da molti viene definitiva la strada della morte per l’alto numero di incidenti, spesso mortali, che la caratterizzano, non si è interrotto. Certo, c’è ancora qualcosa da chiarire e si dovrà attendere la prossima riunione per capire la procedura nel dettaglio, ma sembrano ormai superate le voci che volevano bloccare l’opera definitivamente.

L’annuncio dell’ex ministro Toninelli

L’annuncio era stato dato ad agosto dall’ex ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Danilo Toninelli e dopo poco è arrivata la conferma da parte della Regione Siciliana. “Una settimana fa avevo annunciato l’accordo storico tra Anas e il concessionario Sarc per sbloccare e portare a compimento l’autostrada Ragusa-Catania. Oggi quell’accordo è stato approvato al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica”, ha detto Toninelli in una diretta dalla sua pagina su Facebook.”Questo significa che i lavori partiranno velocemente e chi percorrerà quella strada non sborserà un centesimo. Finalmente, dopo 32 anni di sole chiacchiere e malgrado i numerosi attacchi da parte del presidente della Regione Musumeci, abbiamo dimostrato con fatti concreti il nostro impegno per la Sicilia e per tutti i siciliani”. ha aggiunto. Come annunciato, del progetto dovrebbe occuparsene Anas, l’Ente nazionale per le strade, che prenderebbe il posto di Sarc, la società di progetto costituita il 25 giugno 2014 proprio per progettare, realizzare e gestire il corridoio autostradale Ragusa-Catania. Addio anche all’esborso, da parte dei cittadini, di una cifra tra i 12 e i 15 euro per percorrere i 68 chilometri di autostrada come previsto dal precedente progetto Sarc. Il denaro per realizzare l’opera, infatti, sarà pubblico e non privato. Questo significa che nessuno vorrà ripagare l’investimento fatto guardando in tasca ai cittadini.

Le parole di Musumeci

“Ho ringraziato il premier – ha dichiarato allora Musumeci – per aver mantenuto l’impegno con la Sicilia e riconfermato la volontà della Regione di sostenere l’opera con i 217 milioni già programmati e con la disponibilità ad aumentare lo stanziamento, se serve. La presa d’atto odierna è un passaggio utile a superare lo schema del Progetto di finanza, giudicato non sostenibile del ministero dell’Economia. Ma adesso serve ancora uno sforzo: un accordo davvero definitivo con la società proprietaria del progetto, la cui cessione è subordinata a un arbitrato del quale non si conoscono i tempi e la formalizzazione della società di scopo tra Anas e Cas per la realizzazione del progetto e del cantiere”, ha affermato Musumeci.
“La data del 5 settembre è indispensabile per avere davvero contezza di quali e quante risorse metterà a disposizione lo Stato. Ringrazio anche il ministro dell’Economia Tria perché siamo a un passo da risolvere una questione che vede tutti uniti e sulla quale non vogliamo perdere altro tempo”, ha aggiunto il governatore.

Si aspetta da 30 anni

A guardare a ritroso però, non si può dare torto a chi decide di non cantare ancora vittoria e aspettare che le cose si concretizzino davvero. Sono tanti anni infatti che si parla della trasformazione in autostrada dell’attuale percorso fatto da due strade statali, la SS 514 di Chiaramonte e della SS 194 Ragusana. Recentemente inoltre, i sindaci del comprensorio hanno anche protestato consegnando la fascia tricolore al presidente Musumeci per farsi portavoce di un movimento che da almeno 30 anni chiede l’opera strategica per lo sviluppo del distretto del Sud Est. “Si procede a zig zag: quando tutto sembra essere arrivato al traguardo si riparte da zero”, aveva detto loro il governatore Musumeci. E anche adesso che sembra essere stato decisa definitivamente la valenza strategica dell’arteria e quindi la necessità di realizzarla, si sta, in qualche modo, ricominciando da capo. Il progetto della Sarc, approvato in via definitiva nel gennaio 2017, ma già nel 2001 la Ragusa-Catania era stata inserita tra le opere di interesse strategico previste dalla legge obiettivo n. 443 dello stesso anno e confermato nella successiva Delibera CIPE N. 130/2006. Il progetto preliminare Anas è del 2004 e la concessione a Sarc è del 2007. Adesso è stato deciso che il vecchio concessionario dovrà passare tutto al nuovo.

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Desirée Miranda
Desirée Miranda
Nata a Palermo, sono cresciuta a Catania dove vivo da oltre trent'anni. Qui mi sono laureata in Scienze per la comunicazione internazionale. Mi piace raccontare la città e la Sicilia ed è anche per questo che ho deciso di fare la giornalista. In oltre dieci anni di attività ho scritto per la carta stampata, il web e la radio. Se volete farmi felice datemi un dolcino alla ricotta

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