Sulla crisi sempre più grave innescata dall’inflazione e dal lavoro povero Cgil e Fai Cgil Catania lanciano un appello a lavoratori, giovani e pensionati del capoluogo etneo, “per una consultazione straordinaria, certificata da un voto durante assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori”. L’iniziativa, scrive in una nota la Camera del lavoro etnea, si inserisce nel percorso di mobilitazione sindacale europea che culminerà con la manifestazione nazionale del sette ottobre, che lanciano “un vero e proprio allarme per il territorio catanese”.
Indicatori economici negativi
“Rischiamo di fare i conti con una bomba sociale che potrebbe deflagrare nei prossimi mesi se non si interviene seriamente su inflazione, salari e qualità del lavoro“, dicono il segretario generale di Cgil Catania Carmelo De Caudo e il segretario generale di Flai Giuseppe Glorioso. “Gli indicatori economici non lasciano spazio ad interpretazioni: senza un cambio di rotta, lavoratori, pensionati, giovani e famiglie saranno pesantemente colpiti, con effetti sociali devastanti. Per questo chiediamo al governo nazionale e regionale di attivarsi subito, convocando le parti sociali, per aprire una seria e coraggiosa stagione di interventi strutturali“.
“Territorio catanese sfilacciato”
Per De Caudo e Glorioso c’è pure un problema di mancanza di interventi a lungo termine, nel Sud e soprattutto nelle aree interne siciliane, sempre più esposte a fenomeni di spopolamento. “Per Catania e provincia non c’è traccia di prospettive di sviluppo“, proseguono i dirigenti del sindacato. “Il territorio è sfilacciato con strade colabrodo, non c’è un piano di prevenzione dei boschi e, a riguardo, chiediamo l’assunzione di nuovi forestali, soprattutto nell’antincendio, come pure un piano energetico regionale in grado di favorire impianti idroelettrici e auspichiamo che la riforma sui consorzi di bonifica possa essere migliorata, con la stabilizzazione dei lavoratori precari”.
Le inefficienze dei Governi
“Finora, i governi di Centrodestra, a Roma come a Palermo, sembrano fantasmi, con una radicalizzazione delle disuguaglianze”, sottolineano De Caudo e Glorioso. “Non è stata avviata una riforma fiscale in grado di alleggerire la tassazione sul lavoro dipendente, è in atto il tentativo di bloccare l’indicizzazione delle pensioni, il precariato incalza soprattutto tra i più giovani e sul salario minimo non solo non hanno il coraggio di adeguare l’Italia al resto d’Europa, ma hanno cancellato, dall’oggi al domani, il reddito di cittadinanza per introdurre strumenti che, a fine dicembre, non avranno più le coperture di bilancio”. La Cgil e la Flai di Catania accendono i riflettori pure su un’altra emergenza, quella dei giovani sempre più precari“.
Le richieste del sindacato
“Il nostro è un territorio in cui la disoccupazione giovanile e il precariato assumono contorni sempre più preoccupanti”, rilevano De Caudo e Glorioso, “c’è da assumere un impegno concreto con le giovani generazioni per sottrarle a forme di sfruttamento, attuando un piano per la qualità del lavoro con salari adeguati e con la valorizzazione di competenze e capacità. La Cgil”, concludo i segretari di Cgil e Flai di Catania, “mette a disposizione un documento programmatico, con alcune priorità che potranno essere discusse e condivise da quanti lo vorranno per cambiare insieme le nostre condizioni di vita e di lavoro”.