Dopo l’ordinanza “contingibile e urgente” dello scorso venerdì adesso il Comune ha approntato un cronoprogramma per cercare di risolvere, dopo tanti anni, il delicato problema delle salme senza dimora al cimitero dei Rotoli di Palermo. Secondo quanto comunica l’amministrazione erano 920 alla data del 26 agosto quelle in attesa di un luogo di riposo definitivo, di cui 500 richiedenti inumazione e 420 tumulazione. Intanto è iniziato il sollevamento da terra di alcune bare. Saranno tutte sollevate in impalcature poste in depositi e tensostrutture. “Il cronoprogramma prevede interventi e misure nel breve e medio periodo, frutto di un lungo confronto con gli uffici e le altre autorità, che ci consentiranno di riportare la situazione dei cimiteri prossima alla normalità. La buona riuscita e il rispetto dei tempi però dipenderanno anche dalla disponibilità delle famiglie e dalla loro adesione alle proposte che presenteremo loro: siamo di fronte a una situazione drammatica, serve la collaborazione di tutti per uscire da un’emergenza ormai insostenibile per la città. Rinnoviamo l’appello alle famiglie perché acconsentano al trasferimento al sito di Sant’Orsola e optino per le cremazioni a costo zero”, afferma l’assessore al ramo Toni Sala.
Tumulazione al 100 er cento previa autorizzazione delle famiglie
Al cimitero Sant’Orsola potrebbero trovare dimora tutte le 420 bare per cui i familiari hanno richiesto la tumulazione. Le prime salme, per un massimo di 12 al giorno, saranno trasferite a partire da venerdì tre settembre. Il primo lotto è composto da 75 bare i cui familiari hanno già sottoscritto il protocollo d’intesa con l’ente Campo Santo Spirito. Tale operazione si concluderà il 13 del mese. A partire da lunedì sei saranno ricontattate le famiglie che hanno scelto tumulazione. Con chi ha già dato disponibilità al trasferimento si procederà alla sottoscrizione del protocollo e, a partire dal 14 di settembre, allo spostamento. Con tutti gli altri si spera di ampliare la platea delle richieste. Come previsto dall’ordinanza gli oneri sono a carico dell’amministrazione.
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Inumazione
Troverà dimora circa il 35 per cento delle 500 bare in attesa di inumazione, 172 per la precisione, ma il servizio deve ancora essere affidato. Se ne occuperà una ditta esterna per la cui individuazione è impegnato il Servizio cimiteri del Comune a partire dal 2 settembre. Per la tumulazione di tutte le bare individuate ci vorrà del tempo. Si parte giorno sei e si procederà a una bara al giorno quindi cinque a settimana “considerato che gli scavi saranno a cura della società Reset che può utilizzare un solo escavatore per l’attività”. La fine delle operazioni è prevista per il 31 dicembre. Per cercare di rispettare i tempi dettati dall’ordinanza, comunque, si sta pensando di riparare un secondo escavatore comunale. Si dovranno verificare tempi e costi ed eventualmente affidare un servizio di scavo in aggiunta a quello della Reset.
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Estumulazione straordinaria
A partire dal 13 settembre e per la durata di un mese di procederà alla ricognizione dei feretri con più di 25 anni, a partire da quelli nelle posizioni del cimitero che più favoriscono la mineralizzazione delle salme. Stessa sorte per le salme inumate. Lo scopo è procedere all’estumulazione straordinaria liberando quanti più posti possibile e per questo si procederà anche alla collocazione di due contenitori di resti mortali in un unico tumulo. Nel frattempo, a partire dal 20 di settembre, le bare con più di 40 anni saranno estumulate con urgenza. Inoltre, il dirigente del Servizio cimiteriale predisporrà la possibilità di seppellire nelle sepolture private familiari parenti fino all’ottavo grado di parentela anche non in linea retta.
In attesa del Piano triennale delle opere pubbliche
Ci sono dei progetti ulteriori che per essere messi in esecuzione devono aspettare il Piano triennale delle opere pubbliche. Poi, entro 250 giorni dalla sua approvazione, potranno iniziare i lavori per la collocazione temporanea di loculi prefabbricati nei viali Santa Maria e SS. Trinità del Rotoli. Il costo complessivo previsto è di 737,5 mila euro per la creazione di 428 nuovi loculi. Gli stessi tempi sono previsti per l’esecuzione di 198 posti di inumazione in un campo nella sezione 473 per un costro di circa 317 mila euro. C’è un progetto di rifunzionalizzazione anche per il forno crematorio per 218 mila euro. Anche questo però deve aspettare il Piano triennale delle opere pubbliche e serviranno 180 giorni per rimetterlo in funzione. Nel frattempo, sempre a carico dell’amministrazione palermitana, alcune una settantina di salme saranno cremate a Cosenza e 56 a Misterbianco.