Il governo, su proposta del ministro per gli Affari regionali e delle Autonomie locali Francesco Boccia, ha impugnato altre tre leggi regionali. Si tratta delle leggi regionali 13 del 19 luglio e delle numero 14 e 15 dello scorso 6 agosto, tutte facente parti del “Collegato alla legge di stabilità regionale per l’anno 2019”.
No a contributi per Birgi e somme a bilancio per i comuni
La norma numero 14, inserita in Gazzetta ufficiale della Regione siciliana (Gurs) n. 37 del 9 agosto nel supplemento ordinario 1, si riferisce ad interventi in favore di assunzione di nuovi dirigenti per facilitare il “ricambio generazionale” e a contributi per l’aeroporto Trapani Birgi, scalo di proprietà della Regione. Dall’esame del ministero è emersa una incompatibilità con gli articoli 81 e 117 della Costituzione in materia di coperture finanziarie e limiti statutari in merito all’armonizzazione dei bilanci. Una violazione dell’articolo 117 della Costituzione, quindi sulle prerogative della Regione siciliana, è anche alla base della motivazione per l’impugnativa della legge regionale numero 15, anche questa inserita in Gurs il 9 agosto. La norma prevede “l’iscrizione in bilancio di somme relative a contributi erogati agli enti locali e non realizzati per cause non imputabili ai medesimi enti”.
Gare d’appalto in ribasso e proroghe dei trasporti pubblici
Nel corso del 2019 sono già 23 le leggi regionali impugnate da parte del governo nazionale, tra le quali anche un altra appartenente al Collegato alla legge di stabilità regionale per l’anno 2019, la legge numero 13 del 19 luglio 2019, inserita nel supplemento ordinario 1 della Gurs numero 35 del 26 luglio scorso. Secondo il ministero la norma agli articoli 4, che prevede l’assegnazione delle gare con criterio del minor prezzo, e all’articolo 13 che prevede proroghe per i contratti di trasporto pubblico, violerebbe anch’essa le prerogative riservate allo Stato in contrasto con l’articolo 117 della Costituzione.
Boccia: “120 norme regionali impugnate in un anno”
Una situazione che non riguarda solo la Sicilia. “Ogni anno vengono impugnate oltre 120 leggi regionali. Così non si può andare avanti. Questo si traduce in un continuo stop&go per i cittadini. Ho proposto una conciliazione Stato-Regioni per risolvere questo problema”. Ha affermato il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, durante il Festival delle Città a Roma