Una notizia attesa da mesi, annunciata oggi con un comunicato stampa del Comune di Catania: la giunta municipale ha aderito alle modalità semplificate di liquidazione. Una procedura che garantirà ai numerosissimi creditori dell’ente dei pagamenti certi, ma con una riduzione tra il 40 e il 60 per cento. Un debito, da parte dell’amministrazione comunale guidata da Salvo Pogliese nei confronti dei fornitori di beni e servizi, che è stato quantificato in 576 milioni e 340 mila euro.
Un atto formale atteso da agosto
La proposta di adesione alla procedura semplificata, prevista dall’articolo 258 del testo unico degli enti locali, era stata proposta con formale richiesta del 2 luglio dalla commissione straordinaria di liquidazione, nominata dal ministero dell’Interno per gestire il dissesto del comune. L’adesione della giunta, che formalmente doveva arrivare nel termine di 30 giorni dalla richiesta, cioè ai primi giorni di agosto, è però arrivata dopo una lunga estate nella quale il tema della spesa corrente per il 2019 dell’amministrazione, esclusa dalla procedura di dissesto che si ferma al 31 dicembre 2018, ha tenuto banco anche tra le fila del consiglio comunale. Con variazioni al Bilancio di previsione 2018 e ai piani triennali del personale e delle opere pubbliche. Il tutto per arrivare all’atto formale annunciato oggi, con cui l’amministrazione si impegna “a mettere a disposizione risorse per finanziare la massa passiva da transigere, con un valore variabile tra il 40 e il 60 per cento dell’effettivo credito vantato”, spiega il comune di Catania nella nota. “Questa procedura – prosegue la nota -, con la definizione transattiva dei debiti, consente un notevole risparmio finanziario e permette al creditore di ottenere immediata liquidità e dall’altra, solleva l’ente dall’onere degli interessi e delle rivalutazioni monetarie”.