Sud, terra di giovani coop. Le cooperative che hanno più della metà dei soci sotto i 35 anni sono 5347, pari al 6,8 per cento del totale di quelle registrate. Ma la quota si amplia nel Mezzogiorno. La Sicilia, con il 7,7 per cento, è settima per tasso di società giovani. E davanti a sé ha solo altre regioni meridionali: Basilicata, Molise (oltre l’8 per cento), Puglia, Campania (oltre il 9) e Calabria (primatista con l’11 per cento). In queste aree, spiega l’Osservatorio alleanza delle Cooperative italiane, queste società sono “determinanti nell’assicurare il ricambio della nostra base produttiva e si confermano come forza propulsiva per il rilancio del Paese nel segno dell’autoimprenditorialità”. Si tratta di una leva che anche il governo sembra voler utilizzare: nella fase di conversione in legge del decreto Rilancio, è stato varato un nuovo fondo da 15 milioni di euro. Servirà per erogare finanziamenti e a quelle che gestiscono aziende confiscate alla criminalità organizzata.
I due opposti: Trapani e Siracusa
In Sicilia, l’incidenza a livello provinciale delle società cooperative giovani è piuttosto omogeneo. Tutte hanno registrato, nel 2019, una quota tra il 6 e il 9 per cento. Con due eccezioni, in testa e in coda. Siracusa si trova nella fascia 3-6 per cento. È in abbondante compagnia: ci sono altre 46 province che hanno tassi simili, ma solo un’altra (Oristano) è meridionale. Dall’altra parte della fila, invece, c’è Trapani, spinta dalle cooperative giovani nel settore del commercio. È tra le 12 province in cui le società con prevalenza di under 35 rappresentano il 9-12 per cento del totale.
Commercio a Palermo, agricoltura a Catania
Nel complesso, il 15 per cento delle cooperative di giovani è attivo nella filiera delle costruzioni. Il 14 per cento nella sanità e assistenza sociale. Il 13 per cento nell’ambito del trasporto e magazzinaggio e un altro 13 per cento nelle pulizie e nei servizi di supporto alle imprese. Guardando alla Sicilia, Palermo è la provincia italiana con il maggior numero di cooperative giovanili nel commercio (il 7 per cento del totale nazionale) e Trapani è terza (con il 5,4 per cento). Catania svetta per le società di agricoltura e pesca: una su dieci si trova sotto l’Etna, dove c’è una forte densità di cooperative che operano nella sanità e nell’assistenza sociale. Messina è la quinta provincia in Italia sia per agricoltura e pesca che per le attività manifatturiere.
Leggi anche – Digitalizzazione, la mappa degli enti a supporto delle imprese
La ristorazione è il settore più giovane
Non è detto però che i settori con più cooperative giovani siano quelli più giovani. Sembra un controsenso ma non lo è. Per valutare quanto sia forte la spinta degli under 35 non va guardato tanto il numero assoluto di società quanto la loro incidenza sul totale del comparto. In questa prospettiva, il settore più giovane non è quello delle costruzioni ma quello della ristorazione, dove l’11,4 per cento delle coop ha una prevalenza di soci giovani. Seguono trasporto e magazzinaggio (con l’8 per cento), sanità e assistenza sociale (con il 7,8 per cento), commercio (7,4 per cento) e pulizie e servizi di supporto alle imprese (con il 7,3 per cento).