Dei 400 milioni che il governo ha destinato per i comuni per tamponare l’emergenza coronavirus, poco meno di 43,5 arrivano in Sicilia. Solo la Lombardia otterrà di più (oltre 55 milioni). La ripartizione dipende in buona parte dalla popolazione residente. Ma non solo: c’entra anche il reddito pro capite. A intercettare il grosso delle risorse sono quindi i tre centri più popolosi: finisce nelle casse di Palermo, Catania e Messina (le sole città ad avere un contributo superiore al milione) oltre un quinto del totale regionale.
La top dieci in Sicilia
La città siciliana che riceverà la cifra (di gran lunga) più consistente è Palermo: 5,1 milioni. Seguono Catania con 2,5 milioni e Messina con 1,7. Siracusa si ferma a 901 mila euro, Marsala a 749 mila, Gela a 675 mila, Vittoria a 647 mila. Le prime dieci posizioni si chiudono con Trapani (547 mila), Ragusa (538 mila) e Bagheria (530 mila).
Come sono stati distribuiti i contributi
Il provvedimento prevede che l’80 per cento dello stanziamento (320 milioni) sia “ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune”. Ma con alcuni correttivi: i centri oltre i 100 mila abitanti si priveranno di piccole somme per consentire anche ai micro-centri di ricevere almeno 600 euro. In Sicilia, la cifra più bassa è rappresentata dai 1503 euro di Roccafiorita, meno di 200 abitanti in provincia di Messina. C’è anche un secondo correttivo, attuato sempre attingendo dalle città più grandi: rispetto ai parametri ordinari, la somma è raddoppiata per quei comuni inclusi nel decreto del primo marzo (cioè gli 11, tra Lombardia e Veneto della prima zona rossa). Il 20 per cento delle risorse (80 milioni) viene poi “ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione”. In sostanza, arrivano più risorse ai centri più popolosi e a quelli più poveri.
La ripartizione nei comuni siciliani
Il numero dei residenti, quindi, pur essendo il criterio di ripartizione più pesante, non è l’unico. Ecco perché ci sono casi in cui comuni più piccoli percepiscono di più. Gela, ad esempio, incasserà circa 137 mila euro in più rispetto a Ragusa (pur avendo una popolazione simile). Ed ecco perché Bagheria, pur avendo un numero di residenti inferiore, riceverà più di Agrigento e Caltanissetta.