Il numero verde 800458787, appositamente attivato lo scorso 26 febbraio dalla Regione siciliana per l’emergenza coronavirus, viene potenziato con ulteriori 28 linee telefoniche. A rispondere saranno sempre medici e volontari della protezione civile. Il potenziamento si è reso necessario dato l’alto numero di chiamate ricevute, “che hanno raggiunto anche picchi di 150 all’ora per ciascun operatore”, come sottoineato dal capo della Protezione civile della presidenza della Regione Calogero Foti. Verranno configurati anche alcuni messaggi automatici che permetteranno di fornire pronta risposta alle domande più frequenti, rendendo disponibili così gli operatori per le richieste che necessitano approfondimenti particolari. Le domande che giungono alla Sala operativa, che opera all’interno del dipartimento di Protezione civile regionale, sono tra le più svariate: dalle richieste degli amministratori locali e dei dirigenti scolastici sulle attività amministrative da porre in essere, alle modalità attraverso cui operare la sanificazione di scuole e uffici, alla certificazione sanitaria per i casi di quarantena. Molti anche i quesiti sullo stato di saluto o l’obbligo di autodenuncia per quanti sono giunti in Sicilia. Tra le domande più attuali quelle relative all’obbligo di comunicazione che discende dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del primo marzo.
Obbligo di chiamata per chi viene da zone a rischio
“Rendiamo ancora più efficiente – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – un servizio che, in questi giorni, ha molto supportato la richiesta di aiuto e chiarimenti formulata dalla popolazione, non solo siciliana. Sono state oltre quattromila, in meno di una settimana dalla sua istituzione, infatti, le telefonate ricevute. Per questo motivo voglio rivolgere un apprezzamento e un plauso particolare agli operatori e ai volontari che si stanno prodigando per orientare, rassicurare e fornire indicazioni utili agli utenti”. Il capo della Protezione civile Calogero Foti ricorda come “per non intasare le linee è utile sottolineare che l’obbligo di comunicazione al sistema sanitario riguarda, esclusivamente, coloro che provengono dalle zone a rischio attualmente individuate in Cina, Giappone, Corea del Sud e Iran. O da uno dei Comuni italiani indicati nel decreto ministeriale: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini (per la Lombardia) e Vò (in Veneto). Tutti i viaggiatori devono tenere un comportamento responsabile e, se possibile, mantenere una quarantena volontaria per ridurre ogni possibile rischio di propagazione del virus. Al fine di contribuire al monitoraggio della situazione complessiva risulta utile che quanti entrino in territorio siciliano compilino la scheda predisposta dall’assessorato alla Salute disponibile sul sito www.costruiresalute.it“.
Donazioni per contribuire alla lotta contro il Covid-19
Aggiornamento del 17 marzo 2020. La Regione Siciliana ha attivato un conto corrente per chi volesse contribuire, con una donazione, alla lotta contro il Covid-19. A raccogliere i fondi sarà la Protezione civile regionale, che li destinerà all’acquisto di dispositivi di protezione individuali, presidi ospedalieri e attrezzature per reparti di terapia intensiva. Chi volesse contribuire può chiamare l’Iban del conto dedicato è: IT65X0100003245515200006188, intestato a Pr.R.Sicilia S.Att.0.630-639-20. La causale è: donazione emergenza Coronavirus.