Slitta la comunicazione dei dati sui redditi all’Agenzia delle Entrate tramite il modello 730. Il governo, con il decreto del 28 febbraio, ha riscritto il calendario fiscale per andare incontro alle imprese toccate dall’emergenza coronavirus. L’intervento non riguarda solo le zone rosse ma tutta Italia.
Modello 730: cosa prevede il decreto
L’esecutivo, vista l’emergenza coronavirus, ha varato il decreto con il quale concede più tempo a imprese e lavoratori per mettersi in regola nel rispetto delle scadenze fiscali. I professionisti avranno tempo fino al 30 settembre per inviare al fisco i dati necessari per la predisposizione del modello precompilato.
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Certificazione Unica
Più tempo anche per l’invio della Certificazione Unica. I sostituti d’imposta hanno a disposizione tutto il mese di marzo per inoltrare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate e per consegnare la documentazione al lavoratore dipendente. Il tutto, comunque, dovrà essere ultimato entro e non oltre il 31 marzo 2020.
Detrazioni e rimborsi in busta paga
Spostate in avanti anche le date relative alla scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi precompilata. Il modello sarà messo a disposizione dei contribuenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 5 maggio 2020, e non più dal 15 aprile. Per le spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni, come per l’invio del modello precompilato, il termine ultimo per procedere con la trasmissione slitta dal 28 febbraio al 31 marzo. Quanto previsto dal decreto del Governo non comporterà alcun ritardo per quanto riguarda i rimborsi in busta paga. Per questo motivo, chi presenterà il 730 a maggio riceverà il conguaglio (a credito o a debito) nella retribuzione del cedolino entro luglio.