Nessuna difficoltà nel transito delle merci da Nord a Sud del Paese. Secondo Assotir non c’è al momento nessun blocco negli scambi e così, almeno al momento, nessun danno economico evidente. L’associazione delle imprese dell’autotrasporto lancia un messaggio di attenzione ai suoi associati, ma al contempo invita a non entrare nel circuito della psicosi. “È come un labirinto”, dice Pino Bulla, vicepresidente nazionale.
Attenersi alle indicazioni del medico aziendale
Nonostante la corsa a svaligiare gli scaffali “non c’è nessun allarme per gli approvvigionamenti”. Due, in particolare, le indicazioni di Assotir alle aziende di autotrasporto associate. Da una parte di fare riferimento al numero di riferimento 1500, ma soprattutto “gli abbiamo detto di attenersi alle indicazioni del medico aziendale”.
Intercambio dei dipendenti
Il sistema delle aziende siciliane, come spiega Bulla, prevede un cambio di dipendenti ogni 15 – 20 giorni. In pratica alcuni autotrasportatori siciliani vivono un periodo al Nord in attesa, soprattutto al porto di Ravenna, dei semirimorchi da giù. Una volta recuperato il carico provvedono a smistarlo nelle varie aziende che lo attendono. Dopo 15- 20 giorni, o in alcuni casi un mese, fanno a cambio con altri colleghi. Chi stava su torna a casa e viceversa. Sono oltre 50 gli autisti in questo sistema secondo quanto riferisce Assotir. In questo contesto, la visita del medico aziendale ha valore assoluto. “Se dicono che il dipendente deve stare a casa in quarantena e tu azienda devi comunque pagargli lo stipendio perché rientra in una situazione particolare, il datore di lavoro deve attenersi”, dichiara Bulla.
Colpa di media e governo
Secondo il vice presidente Assotir l’allarmismo che sta caratterizzando questi giorni è inutile. Le aziende del trasporto merci si dicono tranquille e non ci sono problemi neanche per i collegamenti con l’estero. La situazione che si è creata, con la corsa ai rifornimenti, è solo causa “di un terrorismo informativo” e di “un governo centrale inefficiente”.