Il governo Musumeci conferma la linea di chiusura per la Sicilia estendendo le misure decise poco prima di Pasqua fino al 3 maggio. Il governo regionale recepisce il termine disposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri, ma al contempo stringe un po’ più la morsa.
Gli spostamenti consentiti
All’articolo 3 dell’ordinanza di Musumeci si conferma il limite delle uscite ai soli acquisti essenziali. Ad eccezione di quelle per i farmaci, sono consentite una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare. Sono totalmente vietate dunque le gite fuori porta e lo “spostamento nelle cosidette seconde case e verso luoghi di villeggiatura”. Anche le attività motorie sono escluse del tutto, “anche in forma individuale”. Le passeggiate con i figli sono consentite “alle persone affette da disabilità intellettive e/o relazionali, con l’assistenza di un accompagnatore in prossimità della propria residenza o domicilio”. Anche la passeggiata con il cane va fatta vicino casa anche perché i parchi, le aree gioco, le ville, i boschi, i giardini e ogni altro spazio pubblico non è accesibile.
Leggi anche – Covid, siciliani diligenti: uno su tre si muove ancora per lavoro
Conferma della chiusura domenicale per i negozi
Gli unici esercizi commerciali che possono rimanere aperti la domenica sono farmacie ed edicole. Nessuna consegna a domicilio, se non per farmaci, prodotti editoriali e combustibili per uso domestico e per riscaldamento. Per evitare assembramenti inoltre, nei tabacchi non è consentito “l’uso di apparecchi di intrattenimento e per il gioco”. Rimane in vigore anche l’accesso limmitato sui mezzi di trasporto pubblici. I passeggeri possono occupare, al massimo, il 40 per cento dei posti omologati e, comunque, lontano dallo spazio limitato per il conducente.
Come lavorare
I negozi di generi alimentari sono i più frequentati e data anche la materia prima con cui lavvorano, gli adedtti sono tenuti all’uso costante della mascherina e dei guanti oppure devono lavarsi frequentemente le mani con detergente disinfettante. Rimane anche il divieto di spostarsi in Comuni verso da quello di residenza, anche per gli ambulanti.