Prorogato lo stato di emergenza fino al 30 aprile. Rinnovate le misure per il contenimento della pandemia da Covid-19 fino al 15 febbraio. Nasce inoltre la “zona bianca”, per i territori con un tasso di contagio inferiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti. È quanto stabilisce il nuovo Decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza. Il testo conferma il divieto di spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze di lavoro, di necessità e di salute. Resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Cosa si potrà fare
Per quanto riguarda la mobilità all’interno della stessa Regione, dal 16 gennaio e fino al 5 marzo sarà possibile recarsi in un’altra abitazione privata, una sola volta al giorno e prima del coprifuoco (dalle 22 alle 5 del mattino). Potranno muoversi al massimo due persone, portando con sé i figli minori di 14 anni, o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la potestà genitoriale. Escluse dal “conteggio” anche le persone disabili o non autosufficienti conviventi. Lo spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e rossa. Confermata la regola sui Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti. In questo caso gli spostamenti sono consentiti entro una distanza non superiore a trenta chilometri dai confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Nasce la “zona bianca”
Il Decreto istituisce una nuova area, definita “bianca”, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo uno” e un livello di rischio “basso”. Questa zona prevede un indice di contagio inferiore a cinquanta casi ogni 100 mila abitanti, per tre settimane consecutive. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio per le aree gialle, arancioni e rosse, ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, attraverso un Dpcm, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.
Una piattaforma per i vaccini
Per quanto riguarda i vaccini, è istituita una piattaforma informativa nazionale per agevolare, sulla base dei fabbisogni rilevati, le attività di distribuzione sul territorio nazionale delle dosi vaccinali, dei dispositivi e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento. Inoltre, su istanza della Regione o Provincia autonoma interessata, la piattaforma nazionale esegue le operazioni di prenotazione delle vaccinazioni, di registrazione delle somministrazioni dei vaccini e di certificazione delle stesse, nonché le operazioni di trasmissione dei dati al ministero della Dalute. Infine, il Decreto rinvia alcune scadenze elettorali. Slittano le elezioni suppletive per i seggi della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, e le elezioni dei Comuni i cui organi sono stati sciolti per mafia.