Uno scippo dei fondi europei del Sud a favore del Nord non sarebbe in programma. “Nessuno parla di questo, almeno fino ad oggi”, dice a FocuSicilia il direttore del dipartimento regionale della programmazione Dario Tornabene. È di pochi giorni fa la notizia che l’Unione europea ha dato il suo benestare alla riprogrammazione dei fondi europei per rispondere al meglio alle esigenze legate alla pandemia da Covid-19 in corso. Sono tanti quelli che urlano al furto chiedono spiegazioni su come e quando, ma è ancora presto per dirlo. Come riferisce Tornabene “non è ancora stato deciso nulla”. Le modifiche annunciate dovrebbero riguardare sia i fondi Fse, Fondo sociale europeo, che Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale.
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Rimodulazione regionale
L’unica certezza, al momento, è che l’Europa ha dato il via libera e “c’è allo studio la modifica di due regolamenti”, spiega Tornabene. Si tratta del 1301 e del 1303, relativi al fondo di sviluppo regionale. La Commissione europea sta cercando di modificarli per venire incontro all’emergenza in corso “dando la possibilità di usare determinate risorse che non sono state utilizzate all’interno dei programmi”. Si tratta di fondi regionali, ovvero destinati alle Regioni e, Tornabene conferma, “qui rimarranno”.
Sanità e imprese
Il riferimento è in particolare all’ultimo programma il 2014-2020 per cui la Sicilia potrebbe rimodulare le risorse seguendo due direttrici. Da una parte in favore della sanità, dall’altra delle imprese. Per quest’ultime la Commissione sta lavorando a delle modifiche “sull’obiettivo tematico tre”, dedicato alla competitività delle piccole e medie imprese. Permetterebbe una maggiore liquidità. Se sembra esser certo il fatto che le risorse non attraverseranno lo Stretto, non lo è il quantum. Dalla Regione non hanno ancora fatto un calcolo. “La Commissione ci sta dicendo come possiamo muoverci e fa un ragionamento alla luce della risorse impegnate al 31 dicembre 2019 a valere sui progetti di ricerca, sull’OT1“, ovvero l’obiettivo tematico dedicato a Ricerca e sviluppo tecnologico e innovazione.
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Probabile rimodulazione
Non è obbligatorio procedere alla rimodulazione, sebbene sia molto probabile che accada. Secondo Tornabene lo suggerisce anche il buonsenso. È un modo veloce per accedere a risorse già disponibili. Se decide di farlo, tuttavia, la Regione non può semplicemente tirare una linea e rifare tutto da capo. Si possono rimodulare “le risorse dell’OT1 non ancora impegnate favore della sanità, che in questo momento dovrebbe essere l’elemento fondamentale su cui lavorare”.