Emozionante arrivare in crociera in Sicilia, ma cosa aspettarsi nei porti? I servizi sono insufficienti in tre porti su quattro. Solo Palermo fa eccezione garantendo a terra un buon servizio e buone strutture di accoglienza. A Messina, Catania e Siracusa chi arriva in crociera trova diversi deficit a cui far fronte, ancora irrisolti. “Messina in questo momento ha dei problemi che riguardano la strutture di accoglienza dei crocieristi. La banchina per gli sbarchi non è ampia e i bus che arrivano al porto sono costretti a fermarsi sulle corsie preferenziali“. A spiegarlo è Giancarlo Glorioso, presidente Fiavet Sicilia. L’attività del tour operator sul territorio restituisce quel che i numeri dei report non possono raccontare. “Sempre a Messina, l’uscita pedonale dà su un cancelletto che sbocca sulla rete tranviaria. Più avanti i bus per i crocieristi vanno a posteggiare insieme a quelli turistici e urbani, congestionando il traffico”. Glorioso ha evidenziato anche la presenza di una tensostruttura a Messina, che non è pari ad un terminal. “La struttura è gestita bene, ma ha spazi limitati. Sicuramente la situazione andrà a migliorare con la costruzione della nuova stazione di Msc“.
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Crociere e porti: Catania dimentica la fermata metro
Come Messina anche Catania ha problemi infrastrutturali. “Lo spostamento dell’area cargo su Augusta sarà importante per liberare spazio sufficiente ad uno sbarco comodo dei turisti” spiega il presidente Fiavet Sicilia mettendo poi l’accento su una peculiarità che rende unica Catania in Europa. “Poche città hanno la fortuna di un porto a pochi passi dal centro. Piazza Duomo viene raggiunta con pochi metri a piedi. Eppure questo percorso non è semplice da portare a termine, sia perché l’area interna è complicata da percorrere, sia perché all’esterno i turisti sono costretti a muoversi su una strada congestionata dal traffico e difficile da attraversare“. Ancora oggi dentro il porto di Catania è difficile spostare i bagagli perché la strada riservata al transito dei passeggeri non è asfaltata e per i turisti non sono previsti carrelli per caricare valigie o passeggini. Mancano anche le segnaletiche verso le fermate degli autobus urbani ed extra urbani e per quanto riguarda la metro, la fermata Porto è chiusa dal 2016.
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Crociera in Sicilia cosa aspettarsi a Siracusa e Palermo
Una situazione più “calda” sembra aver interessato Siracusa dove tra abusivi e operatori regolari si è arrivati anche alle mani. “Il problema strutturale sta già nella necessità di fare il check-in lontano dall’imbarco. L’ufficio si trova a pochi metri, ma in caso di pioggia o giornate molto calde, il disagio è certo – spiega Glorioso -. Altro problema è quello degli abusivi, atavico in realtà in ogni parte della Sicilia, ma che a Siracusa ha creato particolari disagi con una caso di rissa tra chi opera nel rispetto della legge e chi si apposta negli angoli delle strade spacciandosi per regolare”. A Palermo il Cruise Terminal funziona da tempo, per questo Fiavet Sicilia segnala una condizione molto positiva per i crocieristi in approdo nel capoluogo. “La struttura è idonea e accogliente, l’inaugurazione del Molo Trapezoidale migliora una situazione già positiva – ha ammesso Gianluca Glorioso -. Anche i check-in più lunghi sono gestiti in uffici vicini agli imbarchi”. Bene dunque il crocierismo a Palermo, ma la difficoltà a raggiungere standard minimi in tutti i porti siciliani resta un problema.