“È una risposta importante al problema del precariato, molto sentito soprattutto nel Meridione e in Sicilia”. Il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, promuove il decreto scuola, che avvia alla stabilizzazione di circa 60 mila precari da qui al 2022.
I precari in Sicilia
Dire quanti siciliani potrebbero essere interessati è complicato. “È difficile quantificare i precari perché ce ne sono di diversi tipi”, spiega Rizza. “Ci sono quelli inseriti nelle graduatorie a esaurimento, i precari dei concorsi del 2016 e del 2018. Si tratta comunque di migliaia di persone a livello regionale. Non solo insegnati e dirigenti, ma anche personale Ata, che da solo conta 2500 precari nelle graduatorie provinciali”. I “passi avanti”, dopo gli incontri con il vecchio e con il nuovo governo di aprile e ottobre, si sono avuti anche “sulle procedure concorsuali”, che dovrebbero facilitare le operazioni.
Un decreto da 60 mila assunzioni
Il decreto scuola, approvato dal Consiglio dei ministri, prevede un concorso straordinario per assegnare 24 mila insegnati, cui potrà partecipare chi è in servizio da almeno tre anni. I vincitori avranno il loro posto a partire dal settembre 2020. In contemporanea al concorso straordinario, ce ne sarà anche uno ordinario, da 24.500 cattedre. Ci sarà inoltre la stabilizzazione di 11.263 lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari. E 55 nuovi ispettori scolastici. Dietro questo bilancio complessivo, una parte importante della contrattazione ha riguardato procedure e requisiti per l’accesso ai concorsi. La Flc Cgil ha definito “non condivisibile” la scelta di prendere in considerazione solo gli ultimi otto anni, ma brinda alla possibilità di accedere tramite una sorta di abilitazione di fatto, conseguita dopo tre anni di servizio. Sono state prorogate le date limite oltre le quali i vincitori dei precedenti concorsi non avrebbero più potuto ottenere ruolo. E il concorso per i dirigenti sarà a livello regionale e non nazionale. Una correzione a una scelta che, spiega Rizza, “in passato ha costretto alcuni dirigenti a prendere incarico nel Nord Italia”. Per il sindacato, continua il segretario regionale, “il prossimo passo è seguire la fase attuativa del decreto, che riguarderà bandi e procedure sia per il concorso ordinario che per quello straordinario. E poi forniremo assistenza per la compilazione delle domande, ma anche in termini di formazione in vista dei concorsi”.
Un appello per gli insegnati di sostegno
Se il decreto soddisfa Flc Cgil, c’è una battaglia siciliana che ancora tutta da vincere: la stabilizzazione del personale di sostegno. Nella regione ci sono quasi 8 mila posti in deroga. Cioè assegnati di anno in anno. Rizza chiede che ne vengano stabilizzati almeno la metà, perché favorirebbe il rientro “dei docenti meridionali che si trovano al Nord e le immissioni in ruolo degli specializzati”. Non è solo un problema di occupazione. Gli studenti con disabilità in Sicilia stanno aumentando (sono più di 28 mila): “È un tema importante per i precari, ma anche per gli alunni, che hanno diritto ad avere continuità e non cambiare il proprio riferimento ogni anno”. L’appello del sindacato, però, non ha ancora avuto effetti. “Stiamo cercando di agire sia con l’Ufficio Scolastico Regionale sia con il Miur, ma al momento non abbiamo ricevuto risposte”.