Il commissario unico per la Depurazione, Maurizio Giugni, ha costituito un elenco di operatori economici cui affidare servizi di archeologia in Sicilia, regione che è ad oggi la principale destinataria delle infrazioni comunitarie in campo fognario-depurativo. Un avviso, pubblicato sul sito della Struttura, si rivolge a quanti vogliano candidarsi a svolgere attività quali la verifica preventiva dell’interesse archeologico di un luogo, la sorveglianza dei lavori di scavo, i saggi che si rendano necessari in fase di progettazione ed esecuzione del cantiere. Per entrare nell’elenco, dal quale il commissario potrà attingere per lo svolgimento di attività archeologiche, si richiedono adeguati requisiti di ordine generale e professionale: l’opportunità è per singoli professionisti, imprese e raggruppamenti temporanei di aziende, società cooperative, ma anche Dipartimenti universitari. “La professionalità dell’archeologo, dalla progettazione fino alla realizzazione di un’opera – osserva Riccardo Costanza, sub-commissario alla Depurazione – può risultare davvero decisiva: per non disperdere patrimoni culturali inestimabili e insieme per assicurare tempi coerenti con l’urgenza di realizzare le opere che servono al territorio. Ci auguriamo che in tanti vogliano candidarsi ad accompagnare la complessa attività del Commissario, che riguarda in Sicilia numerosi interventi”.
Depurazione: un albo unico per i servizi di archeologia in Sicilia
Gli operatori economici potranno candidarsi per l'affidamento di interventi per la messa in regola degli agglomerati fognari. La Sicilia è ad oggi la principale destinataria delle infrazioni comunitarie in campo fognario-depurativo
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