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Donne in Sicilia: occupata meno di una su quattro. Chi non cerca lavoro è il 45%

Sono oltre due milioni le siciliane tra i 15 e gli 89 anni d'età. Ma solo 469 mila lavorano, secondo gli ultimi dati Istat del terzo trimestre 2022. Tutte le province siciliane sono sotto la media nazionale, con l'eccezione positiva di Ragusa che fa meglio della media italiana

Poche donne lavorano in Sicilia, troppe sono inattive. Secondo gli ultimi dati Istat, riferiti al terzo trimestre 2022, il livello di occupazione femminile è del 22,3 per cento: su due milioni e 105 mila siciliane tra i 15 e gli 89 anni, solo 469 mila fanno parte della forza lavoro. Restringendo il campo alla fascia di popolazione tra i 15 e i 64 anni il dato sale al 29,8 per cento, ma resta lontano dalla media italiana che è del 36,6. Su un milione e 539 mila donne siciliane in questa fascia d’età, solo 457 mila sono occupate, mentre 961 mila sono le inattive, il 62 per cento del totale. E tra queste, ben 702 mila, il 45,6 per cento, non cercano o non sono disponibili a un eventuale impiego.

Le donne tra i 15 e i 64 anni occupate nelle province

Il tema è stato oggetto di un approfondimento del Coordinamento donne di Cgil Catania. Nei dati diffusi in occasione della presentazione della Piattaforma nazionale per le politiche di genere del sindacato, è stato sottolineato come solo il 21,1 per cento della popolazione femminile tra i 15 e gli 89 anni (99 mila donne su 469 mila) nel capoluogo etneo era occupata nel 2021, un dato inferiore alla media siciliana. La quota, secondo i dati Istat, sale al 27,3 per cento nella fascia d’età tra i 15 e i 64 anni, contro una media regionale del 29,1 per cento nello stesso anno. Peggio del capoluogo etneo fa Caltanissetta con il 22 per cento di occupazione femminile fino a 64 anni, quota che scende al 16,5 per cento (19 mila donne) tra i 15 e gli 89. Male anche Agrigento (24,4 per cento fino a 64 anni, il 18,2 per cento e 34 mila occupate fino a 89), e Siracusa con il 27,1 per cento di occupate fino a 64 anni, mentre sono 35 mila quelle totali (il 20,6 per cento). La migliore, e unica provincia al di sopra della media italiana, è invece Ragusa, dove il 40 per cento delle donne nella fascia d’età tra i 15 e i 64 anni è occupato (41 mila, il 30,8 per cento nella fascia 15-89), seguita da Trapani con il 31,6 per cento di occupazione fino a 64 anni (43 mila, il 23,3 per cento, fino a 89), Messina al 30,7 per cento (con 62 mila occupate totali, il 23 per cento). Palermo è a quota 30,1 per cento nella fascia 15-64, (quota che scende al 23 per cento sul totale, ovvero 122 mila donne), mentre Enna raggiunge il 29,7 per cento di occupazione fino a 64 anni, e il 22,1 nell’intera fascia femminile dai 15 agli 89 anni (15 mila donne).

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Donne inattive: nel 2021 Caltanissetta al 72,4 per cento

I dati sull’occupazione del 2021 si riflettono quasi specularmente sulla quota di donne inattive, ovvero che non fanno parte delle forze di lavoro, e quindi non classificate come occupate o disoccupate. A guidare la classifica, in negativo, è ancora Caltanissetta, dove il tasso di inattività femminile nella fascia tra 15 e 64 anni raggiunge il 72,4 per cento 60 mila. A seguire Catania, con 236 mila donne inattiva, il 67,3 per cento, e Agrigento (90 mila donne) al 66,5. Ragusa è invece ancora la provincia migliore, con una percentuale di donne inattive del 50,5 per cento (51 mila), in questo caso superiore alla media italiana che è del 44,6 per cento. Segue Messina (tasso di inattività al 57,7 per cento, 113 mila donne), Siracusa (75 mila donne, il 60,2 per cento di inattività femminile), Enna (62,1 per cento, 32 mila donne), Palermo (245 mila, il 62,2 per cento) e Trapani al 62,6 per cento (83 mila).

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Disoccupazione: per le donne è più alta del 4,2 per cento

Nel 2021 il tasso di disoccupazione italiano, riferito alla fascia di popolazione tra i 15 e i 64 anni inattiva ma alla ricerca di un lavoro, era del 9,7 per cento. Per gli uomini il dato scende al 8,9 per cento, mentre sale al 10,8 per cento per le donne. In Sicilia il tasso è più che doppio: 17,5 per cento per gli uomini, 21,7 per cento per le donne, mentre le disoccupate per il parametro Istat che va dai 15 ai 74 anni sono 127 mila, con un tasso che scende al 21,3 per cento. Il peggior tasso di disoccupazione femminile tra le province siciliane è quello di Siracusa, che raggiunge quota 32 per cento, con 16 mila donne in cerca di occupazione (il 31,2 per cento nella fascia fino a 74 anni). Si tratta del peggior dato nazionale, con un’altra provincia siciliana, Messina, che segue a quota 27,5 per cento, e un totale fino ai 74 anni di 23 mila donne in cerca d’occupazione. A livello nazionale Napoli si piazza al 27,4 per cento di disoccupazione per le donne tra i 15 e i 64 anni, e subito dopo segue Agrigento, quarta in questa classifica in negativo a quota 27,2 per cento, con 12 mila donne fino ai 74 anni in cerca d’occupazione. Segue Enna, a quota 21,7 per cento (4 mila donne in cerca di lavoro) che è anche l’ottavo peggior dato nazionale. Le prime due province sotto la media regionale sono Caltanissetta (5 mila disoccupate) e Palermo (30 mila) ferme al 20,4 per cento. Sotto quota 20 per cento di disoccupazione femminile nella fascia 15-64 anni abbiamo Ragusa, precisamente al 19,2 per cento, con 10 mila donne fino a 74 anni in cerca di lavoro), Catania al 16,4 per cento (e 19 mila disoccupate fino ai 74 anni) e Trapani con disoccupazione nella fascia 15-64 anni al 15,7 per cento, (8 mila).

L’inattività tra le giovani nella fascia dai 15 ai 34 anni

Tra le giovani donne i dati sono ancora più allarmanti: nel 2021 il tasso di inattività medio nella fascia d’età tra i 15 e i 34 anni era del 69,9 per cento, mentre per gli uomini nella stessa fascia d’età era del 51,6 per cento. Il dato record, in negativo, appartiene a Catania, che con il 76,8 per cento di inattività è seconda in Italia solo a Vibo Valentia, che raggiunge il 78 per cento. Terza e quarta altre due province siciliane, cioè Caltanissetta (76,1 per cento) e Trapani (72,8 per cento). A Palermo sono inattive il 70,9 per cento delle giovani donne, mentre ad Agrigento si scende al 69,8 per cento. Enna è a quota 66,6 per cento, Siracusa al 62,6 per cento. Migliore provincia siciliana è invece Ragusa, che con un tasso di inattività femminile del 56,3 per cento nella fascia d’età tra i 15 e i 34 anni è l’unica provincia siciliana che fa meglio della media italiana, ferma al 56,9 per cento.

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Leandro Perrotta
Leandro Perrotta
Catanese, mai lasciata la vista dell'Etna dal 1984. Dal 2006 scrivo della cronaca cittadina. Sono presidente del Comitato Librino attivo, nella città satellite dove sono cresciuto.

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