Archiviato il Natale, i siciliani si preparano per la lunga notte di San Silvestro, per salutare il decennio che finisce e il nuovo anno bisestile che inizia, tra tradizionali cenoni, pranzi e feste in piazza.
Quanto costa il cenone
Il budget alimentare previsto per allestire i due “banchetti” nelle case sarà di circa due miliardi. Un quarto degli italiani sceglierà invece di recarsi in ristoranti, trattorie o agriturismi per attendere l’arrivo del 2020. Questo è quanto emerge dall’analisi di Cia-Agricoltori Italiani. A tavola le ricette tradizionali e regionali la faranno da padrona: ragù, bollito, tortellini in brodo, verdure pastellate, abbacchio, cotechino e lenticchie, pandoro e panettone. Anche in queste feste, poi, spumante e prosecco trionferanno sullo champagne, con il 90 per cento dei brindisi Made In Italy e oltre 74 milioni di bottiglie pronte ad essere stappate per accogliere l’anno che verrà. Menù locali e legati al territorio protagonisti anche negli agriturismi. In totale, tra Natale e Capodanno, la spesa, secondo i dati dell’associazione, sarà di 4,8 miliardi di euro con pranzi e cene casalinghi che batteranno quelli fuori casa. Secondo le stime di Federconsumatori, invece, per il cenone di Capodanno il menu classico costerà 43,92 euro a persona, pari a 263,52 euro (+2,2 per cento rispetto al 2018) per una famiglia composta da genitori, due figli e due nonni. Per chi vuole risparmiare, l’opzione più economica implicherà una spesa inferiore del 39 per cento rispetto al menu classico: 26 euro e 80 centesimi a testa, pari a 160,80 euro per una famiglia di sei persone (+1,8 per cento rispetto al 2017). L’associazione invita a tenere d’occhio le offerte e le occasioni senza però far venire meno la qualità e la sicurezza.
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L’impatto delle feste sui consumi
Un interessante statistica invece arriva dall’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Sicilia. Complici Natale e Capodanno, le famiglie siciliane hanno speso circa 1,1 miliardi di euro, 177 milioni in più del consumo medio mensile. Le feste, unite alle tredicesime, hanno agevolato la spesa dei consumatori, con vendite al dettaglio di prodotti alimentari e di bevande superiore del 19 per cento rispetto alla media mensile. Nel dettaglio, nel mese di dicembre, i prodotti più acquistati sono stati formaggi e latticini, con una quota del 6,1 per cento sul totale della spesa in prodotti alimentari e bevande. A seguire troviamo i salumi con il 4,9 per cento, il pane con il 4,6 per cento e altri prodotti di panetteria e pasticceria con il 4,3 per cento. Inoltre, la spesa in prodotti artigianali (da quelli da forno ai salumi, dall’olio d’oliva ai dolci) nel 2019 ammonta a 435 milioni di euro.