L’ultima notizia negativa è appena arrivata: dal Consorzio di bonifica di Catania sarà fornita agli agricoltori della Piana acqua per soli 20 giorni, poi basta. Facile immaginare l’apprensione, se non il panico, di centinaia di agrumicoltori che si troveranno in pieno agosto senza fornitura d’acqua per le piante in una estate così torrida. A comunicare l’ennesimo problema legato all’acqua per irrigare è stato proprio Corrado Vigo, agronomo di lungo corso, che conosce molto bene le problematiche presenti nella parte orientale della Sicilia, tra Catania e Siracusa.
Cambiamenti climatici e leggi sbagliate
Vigo è stato ospite di una diretta video in cui si è parlato delle difficoltà del sistema di irrigazione, dei cambiamenti climatici che investono anche la nostra isola, e anche delle norme, inadeguate o sbagliate, che regolano il settore a livello regionale ed europeo. Guarda il video
Servizio scadente, costi altissimi
“Veniamo da alcuni anni di siccità – dice Vigo – e negli invasi c’è poca acqua. Ma il vero problema è che visto che da anni non si fa manutenzione straordinaria, gli invasi non sono stati puliti, quindi anche se avessimo annate piovose non riusciremmo a invasare l’acqua se non in quantità limitata”. Un problema gravissimo aggravato da quello dei consorzi di bonifica, che non riescono a fornire un servizio adeguato per esigenze degli agricoltori malgrado i prezzi siano cresciuti tantissimo, fino a 3 mila euro per ettaro, “una cifra insostenibile”. Ciò comporta l’abbandono del Consorzio da parte dei coltivatori, e mette in crisi il sistema.
Il paradosso del lago di Lentini
Il caro-acqua si verifica anche perché spesso i pozzi sono molto profondi, anche oltre 200 metri, e il costo per l’energia necessaria a pompare il liquido in superficie è altissimo. Esemplare il caso del lago di Lentini, dove sono attualmente disponibili 97 milioni di metri cubi d’acqua. Una quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno delle coltivazioni della Piana di Catania. Il problema è che i costi dell’energia per la distribuzione sono altissimi, e “a nessuno incredibilmente è venuto in mente di fare un campo di pannelli fotovoltaici, per altro in una zona non utilizzabile per l’agricoltura, e avere così energia quasi gratuita per distribuirla”.
“Europa e Regione non capiscono”
Anche la politica non aiuta, in questo momento storico, né da Bruxelles né da Palermo. Secondo una norma europea, denuncia Vigo, “dovremmo risparmiare il 30 per cento dell’acqua che usiamo per l’irrigazione”. Quindi non si tiene conto che da alcuni anni, per via dei cambiamenti climatici che ci stanno portando verso una tropicalizzazione, “siamo costretti a irrigare da febbraio a ottobre, e non come nei decenni passati da maggio a settembre”. A livello regionale Vigo si dice “dispiaciuto che la giunta di governo abbia apprezzato un disegno di legge sbagliato. Si dimostra che nessuno conosce i problemi dell’agricoltura nella Piana di Catania e quelli dei consorzi di bonifica”.