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Euro7: l’Europa temporeggia, la Sicilia “festeggia”. Troppe auto vecchie 15 anni

Oltre il 66 per cento delle auto circolanti in regione hanno una classe Euro 4. Il 16,5 per cento sono Euro 0 e 1. Sei vetture su dieci hanno raggiunto i 15 anni di età o superiore. Cosa accadrà in Sicilia nel 2035 con lo stop a benzina e diesel?

Se in futuro dovesse entrare in vigore la normativa europea sull’Euro 7 la Sicilia potrebbe ritrovarsi tra le regioni europee più in difficoltà. Il parco auto locale è composto per il 66,6 per da mezzi ad emissione Euro 4 (immatricolati dopo il 2005) e solo per l’1,1 per cento da macchine ibride o elettriche. La via verso la mobilità a zero emissioni è ben lontana dalla Sicilia che comunque non è la sola. A Bruxelles inoltre, gli Stati membri, stanno cercando di ritardare anche il passaggio a motori termici, diesel e benzina, ancora più sostenibili. Una vera rivoluzione, a questo punto, arriverebbe in Sicilia dal 2035, con il passaggio all’elettrico.

Normativa Euro 7 ridimensionata a Bruxelles

La normativa Euro 7 sull’inquinamento, inizialmente proposta in forma rigorosa dal Parlamento Europeo, ha subito adattamenti significativi per arrivare ad un compromesso tra le richieste delle case automobilistiche e gli obiettivi ambientali. Dopo la votazione del 9 novembre l’Unione Europea ha stabilito di mantenere sostanzialmente i limiti di emissioni come previsto dall’Euro 6, ma introdurrà nuove regolamentazioni sulle emissioni di particolato proveniente da freni e pneumatici. Bruxelles ha recepito le indicazioni del Consiglio europeo, influenzato dalle pressioni di Bulgaria, Repubblica ceca, Francia, Polonia, Romania, Slovacchia , Ungheria e Italia, e delle stesse case costruttrici di auto.

Il peso delle case produttrici

Quest’ultime lamentano la necessità di investimenti massici, rapidi, per adeguarsi ai nuovi limiti di emissione dei mezzi, rischiando contemporaneamente di far aumentare il prezzo delle automobili. Il risultato è un “annacquamento” delle norme che, al contrario, se in vigore nel 2025, avrebbero permesso di puntare alla riduzione delle emissioni del 100 per cento per le auto e per i nuovi furgoni già entro il 2030. Qualsiasi risultato positivo sarebbe stato importante, perché secondo quanto stimato dall’Istituto di ricerca Cicero di Oslo, il 2023 si chiuderà come nuovo anno record per le emissioni di CO2 con una crescita ulteriore dell’1 per cento. Più emissione nell’atmosfera portano ad un aumento delle temperature. Una realtà che la Sicilia sta già vivendo sulla sua “pelle”, con una temperatura media ad ottobre di oltre 20°.

Leggi anche – Stretto: con il Ponte emissioni inquinanti “quasi azzerate”

Sicilia, auto ad emissioni Euro 4 sono il 66,6 per cento

Oltre il 66 per cento delle auto circolanti in Sicilia ha una classe di emissione Euro 4 (2.290.184 vetture circolanti). Di queste, oltre 567 mila appartengono alle categorie Euro 0-1, equivalente al 16,5 per cento. Analizzando l’età media delle automobili, emerge che quasi sei vetture su dieci hanno raggiunto i 15 anni di età o superiore (sono 1,8 milioni). Secondo la ricerca condotta dall’Osservatorio AutoScout 24 per Aci, nel 2022 il parco auto ibrido ed elettrico in Sicilia ha raggiunto le 57.340 vetture (facendo registrare un +53,7 per cento rispetto al 2021), ma per una crescita complessiva dell’1,1 per cento sul totale dei mezzi in circolazione. Le auto elettriche sono ferme allo 0,1 per cento. Un flebile segnale di progresso.

In Italia le elettriche “pure” rappresentano una quota minoritaria (0,4 per cento), e solo in Valle d’Aosta e in Trentino-Alto Adige si supera l’1 per cento sul totale di auto in circolazione. Se si considerano invece le ibride ed elettriche insieme, al primo posto troviamo la Valle d’Aosta con il 19,5 per cento delle vetture circolanti nella regione, seguita dal Trentino-Alto Adige (13,3 per cento). Negli ultimi posti si trovano la Campania (0,9 per cento), il Molise (1,1 per cento), appunto la Sicilia (1,1 per cento) e la Calabria (1,1 per cento). Le regioni che hanno visto nel 2022 la crescita maggiore di auto ibride ed elettriche rispetto al 2021 sono la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, aumentate rispettivamente del +158,1 per cento e +72,3 per cento.

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