La Sicilia è la “terra del sole”, ma non sa che farsene. A batterla, in termini di produzione fotovoltaica, non c’è solo la Puglia, regione leader nel 2018, ma anche Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. E la situazione peggiora se si prende in considerazione la potenza pro capite o per chilometro quadrato.
Produzione, Sicilia quinta
Gli ultimi dati, aggiornati al 2018, sono stati forniti nel “Rapporto statistico del Solare fotovoltaico” redatto dal Gestore dei servizi energetici. Nell’isola sono registrati poco meno di 53 mila impianti, per una potenza di 1.400 mw e una produzione lorda pari a 1.788 gwh. Per numero di impianti, la Sicilia è al sesto posto, dietro Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Lazio. Stessa posizione anche per potenza installata, mentre è al quinto per produzione. A rendere ancora peggiore il bilancio regionale è la presenza di fotovoltaico in rapporto al territorio e agli abitanti. Nella graduatoria che misura la potenza installata pro capite, la Sicilia si trova tra le ultime otto regioni d’Italia, con 279 watt. Fanno molto meglio, ad esempio, Marche e Puglia (lontanissime, con 706 e 655 watt per abitante) ma anche Trento (con 342 watt). La regione si conferma nelle retrovie anche per la potenza installata per kmq: 54 kw, contro 115 delle Marche e i 137 della Puglia.
Tanto sole, poca energia
Rispetto al 2017, sono aumentati sia gli impianti (circa 3 mila in più), sia la potenza installata (+23 mw), mentre è diminuita la produzione lorda (-171 gwh). Una tendenza in linea con il dato nazionale (-1.724 gwh in Italia). Non ancora abbastanza per sfruttare una risorsa enorme. Non è solo uno slogan: la Sicilia è davvero la terra del sole. Lo testimonia la mappa di Rse (Ricerca sistema energetico). La società, controllata dal Gse, ha realizzato SunRise, un atlante solare che traccia, a partire dal 2005, l’energia cumulata a livello annuale e giornaliero. Il quadro è molto chiaro: nell’isola l’energia cumulata oscilla, in linea di massima, tra 1800 e 1400 Kwh per metro quadrato. La Sicilia è la regione più soleggiata d’Italia. Peccato che produca meno alcune aree settentrionali che non vanno oltre i 1400 Kwh e restano spesso sotto i 1200
Incentivi al fotovoltaico: come accedere
Le opportunità non mancano. Uno degli ultimi atti del vecchio governo è stato il decreto Fer1. Prevede incentivi per per le fonti rinnovabili, per un totale di 8000 mw. In seguito il Gse ha emanato il regolamento operativo per l’iscrizione ai registri e alle aste. Tra gli impianti che possono accedere agli incentivi – suddivisi in quattro gruppi – ci sono anche i fotovoltaici di nuova costruzione e “gli impianti fotovoltaici di nuova costruzione, i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto”. È possibile accedere agli incentivi sulla base della potenza dell’impianto e del gruppo di appartenenza. Gli impianti fotovoltaici superiori a 20 kw e inferiori a 1 mw devono essere iscritti ai Registri “attraverso i quali è assegnato il contingente di potenza disponibile sulla base di specifici criteri di priorità”, mentre per quelli di potenza superiore a 1 mw bisogna partecipare alle aste che assegnano il contingente di potenza disponibile. Per accedere ai registri e alle aste bisogna procedere tramite il portale FER-E e procedere alla consegna dei documenti in richiesti. A disposizione ci sono sette bandi per la partecipazione: si comincia il 30 settembre, con chiusura il 30 ottobre.