“Avviare una startup in Sicilia non è cosi penalizzante come spesso si legge”. Esordisce così, andando controcorrente, Gianfranco Di Pietro, fondatore di Geofunction, società che offre servizi di consulenza per lo sviluppo di progetti e sistemi informatici nell’ambito della cartografia digitale per dispositivi mobili. Un’azienda che affonda le proprie radici in Sicilia, e precisamente a Niscemi. Dalla cittadina nissena, nota per i carciofi e la base militare Usa con all’interno il sistema Muos, Geofunction ha, sin da subito, guardato oltre i clienti del tessuto imprenditoriale locale. Per la startup “è più semplice posizionarsi in un mercato di nicchia a carattere nazionale ed internazionale”, spiega l’imprenditore.
Leggi anche – Startup, Sicilia settima regione. Retromarcia di Agrigento
“Più facile per noi in Sicilia”
Avviare un business nell’isola costa più in termini di fatica e lavoro che economici, almeno questo è il pensiero di Di Pietro: “Dipende ovviamente da quale business, sicuramente le startup che si occupano di agrifood hanno dei vantaggi in Sicilia, legate principalmente al tessuto imprenditoriale locale. Nel nostro caso, essere in una regione con un basso numero di aziende che lavorano nel nostro settore sicuramente ci pone dei limiti. D’altro canto, essere tra i pochi ad offrire determinati servizi offre opportunità di sviluppo”.
La storia dell’azienda
È l’estate del 2012 quando Gianfranco Di Pietro e Fabio Rinnone, quest’ultimo oggi amministratore della società, decidono di lavorare insieme sulla base di tre parole chiave: mappe, app e sviluppo web. La prima app Android rilasciata è stata MobileMap Italia, visualizzatore mobile non ufficiale delle cartografie italiane pubbliche. L’anno successivo nasce Geofunction. Nel giro di due anni viene lanciata una decina di app e l’azienda nissena raggiunge centinaia di clienti. L’obiettivo principale di Geofunction è lo sviluppo di soluzioni software per aziende private e pubbliche amministrazioni: in particolare, spiega Di Pietro, sono state sviluppate varie soluzioni software per “tecnici locali”, geologi, architetti del paesaggio e designer e per le aziende coinvolte nel settore della gestione dei cantieri. Contestualmente, anche la fase di ricerca e di sviluppo ha raggiunto risultati importanti, con circa dieci articoli pubblicati dal team.
Leggi anche – Startup, ricavi in crescita: 900 milioni nel 2018
Geofunction oggi
Nel 2012 arriva subito un riconoscimento: il premio di migliore app OpenGeoData Italia. Alla fine del 2015 Geofunction contava circa dieci collaboratori tra Italia e Spagna coinvolti nello sviluppo di app e Gis (Geographic information system). Successivamente sono state modificate le posizioni aziendali in modo da rilanciare e stabilizzare la società. Oggi “è composta da due soci, mentre dipendenti e collaboratori vengono attivati in base alle esigenze delle singole commesse”. Nel frattempo, sono stati anche ridefiniti i prodotti dell’azienda, che all’alba del 2017 si è posiziona come consulente per le imprese nell’area mobile Gis. L’intera azienda, a totale capitale autofinanziato, oggi fattura poco meno di 30 mila euro l’anno. Inoltre, grazie alla direttiva europea Seveso, Geofunction ha tenuto corsi di formazione Gis in alcuni comuni della Sicilia orientale ed è stata selezionata agli eventi internazionali Smau a Londra e Berlino.
Leggi anche – Tedx, Fazio: “Rivoluzione arriva dalle Pmi, non dalle startup”
Mappe per aziende e professionisti
Geofunction si occupa di progetti di divulgazione delle cartografie tecniche regionali in modo gratuito, ad esempio con Mobile app Sicilia e Licata Mapp. Ma il target non sono tanto gli utenti singoli quanto le aziende. “Offriamo servizi ad altre aziende, enti e professionisti, tuttavia alcune app che abbiamo sviluppato per il settore turistico hanno raggiunto i 5 mila utenti”. Tra i vari servizi spiccano “Status” e “Beebook”: il primo consiste in un’app Gis per la segnalazione dello stato degli immobili. La particolarità di questo sistema sta nella possibilità di stampare in loco e off-line i report, utili nelle aree rurali e quando è necessario firmare il rapporto sullo stato insieme ad altre persone contemporaneamente. Il secondo, invece, è sempre un’app mobile Gis, ma pensata come una sorta di “quaderno di campagna” per il geologo, e ha come obiettivo principale quello di agevolare, rendendolo più veloce e semplice, il lavoro di mappatura svolto sul campo da geologi o da operatori del settore del rilevamento terreno.