“Un nuovo lockdown a ottobre sarebbe una catastrofe, ma il green pass alla francese rischia di essere l’ennesimo provvedimento punitivo che colpisce ‘i soliti settori'”. Sono le parole di Dario Pistorio, presidente Fipe Sicilia, Federazione italiana pubblici esercizi, che commenta l’ipotesi dell’introduzione del green pass per accedere nei luoghi pubblici. “Il lasciapassare per accedere a bar, ristoranti e centri commerciali potrebbe essere il colpo di grazia dato a un’economia già in ginocchio. Tranne che, anche se dovessimo essere con i giochi dei colori, chi è in possesso del green pass può accedere nelle attività. Così solo la campagna vaccinale va sostenuta, incoraggiata e, di certo, velocizzata. È la nostra migliore arma per un ritorno alla stabilità delle nostre vite. Quello che non è accettabile è che, per raggiungere l’immunità di gregge, si finisca per penalizzare sempre le solite categorie.
Vincolo per ogni tipo di attività
La tesi è chiara. I pubblici esercizi hanno pagato più di ogni altro settore in sedici mesi di pandemia, sia in termini di perdita di fatturati che in termini di posti di lavoro. Hanno fatto scappare le professionalità del nostro settore, perché ‘insicuro’. Se proprio si volesse percorrere questa strada, allora il vincolo del vaccino dovrebbe valere per ogni tipo di attività. Altrimenti è discriminatorio. Basta con provvedimenti punitivi sempre contro i soliti settori, L”ipotesi di nuovo lockdown in autunno nel caso in cui i contagi tornassero a livelli allarmanti, sarebbe una catastrofe, con un costo economico e sociale davvero insostenibile. Serve un impegno da parte di tutti per scongiurare questo rischi anche da parte dei gestori, per contenere le giuste sicurezze per i nostri avventori. Se no sarà la fine”.