“Oggi in Sicilia ho ritenuto opportuno fare un approfondimento specifico su questa Regione, perché non vi nascondo la preoccupazione che mi accompagna sullo stato di salute dell’economia meridionale e, in particolare, siciliana”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano, in un incontro a Palermo. “Nei prossimi giorni saranno pubblicati degli studi sull’economia ma ho il sospetto che il rallentamento che vive tutta l’Italia, al Sud possa essere ancora più grave ed evidente. Per questo ho chiesto a sindacati e rappresentanti delle forze produttive di istituire un tavolo permanente per fare insieme il punto non solo delle emergenze ma anche delle prospettive di sviluppo che questa regione ha”. Con i sindacati e le parti sociali il ministro ha anche discusso di alcune misure per un un Piano per il Sud da affiancare alla manovra finanziaria. Un piano che secondo il ministro “servirà soprattutto per accelerare la spesa”.
Perdita di finanziamenti europei
Giuseppe Provanzano si è inoltre soffermato sulla possibilità di perdere finanziamenti europei. “Stiamo offrendo la massima collaborazione istituzionale alla Regione Sicilia per evitare che anche un solo euro sia disimpegnato a fine anno – ha detto -. Abbiamo chiesto alcuni chiarimenti su alcune misure come il definanziamento del credito di imposta ma siamo fiduciosi che insieme riusciremo a superare le difficoltà”. Spazio anche per i problemi dell’azienda Blutec definiti dal ministro “la prima più grave crisi industriale” della Sicilia.
Soddisfatti i sindacati
“Un «incontro utile” per le sigle sindacali Cgil Cisl e Uil , lo hanno definito, ma se non rimane episodico. “Servono continuità e fatti concreti”, dicono. “Abbiamo invitato il ministro – hanno aggiunto i segretari – a impegnare davvero il governo di cui è parte nella celere attuazione della norma che stabilisce che il 34 per cento della spesa pubblica ordinaria dello Stato sia destinato al sud. E abbiamo indicato una serie di priorità”.
Le priorità evidenziate
I sindacati chiedono misure sul fronte delle infrastrutture, della fiscalità di sviluppo, del welfare, della semplificazione amministrativa. Interventi per Blutec, Almaviva e per l’area industriale di Gela e politiche che spingano nella direzione dell’economia circolare e del lavoro produttivo. Inoltre, i sindacati hanno “preso atto della volontà manifestata da Provenzano, di accelerare sulla riprogrammazione dei fondi Ue, di rafforzare la strategia per le aree interne e di aprire un dialogo con gli enti locali relativamente ai temi dell’infrastrutturazione sociale”.