Nei primi sei mesi dell’anno, in Sicilia, sono nate più aziende di quante abbiano abbassato per sempre la saracinesca, ma il saldo è infeririore rispetto a quello dell’anno precedente che già era in negativo. Ne sono nate 12 mila 738, ovvero 1.993 in meno rispetto al 2019, e hanno chiuso i battenti 12 mila 144 imprese. La differenza, in positivo, è di 594 imprese, molto meno dello stesso semestre dell’anno scorso quando il saldo è stato di 1.605. Dati negativi che riguardano soprattutto i settori del commercio, turismo, industria, edilizia, trasporti e agenzie di viaggi, secondo l’analisi di Unimpresa Sicilia su natalità e mortalità delle aziende del territorio a partire dai dati di Infocamere e della Banca D’Italia.
Peggiorano turismo, trasporti e agenzie di viaggio
I settori che peggiorano quest’anno rispetto al 2019 sono: turismo (-543 nel 2020 contro -439 del 2019), trasporti (-138 contro -78 del 2019) e agenzie di viaggio (-26 contro -15 del 2019). Il commercio è il settore che numericamente perde più imprese con un saldo negativo di 1962 tra iscrizioni e cessazioni. Un dato che segue l’andamento negativo del 2019 ma che è leggermente migliore dal momento che lo scorso anno hanno chiuso 2209 imprese. L’industria perde 297 imprese mentre lo scorso anno ne ha perse 492. L’edilizia è quella che perde meno: 11 imprese quest’anno a fronte di -457 nel 2019.
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Commercio
Il settore del commercio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, va peggio solo per tre province su nove: Palermo, Enna e Siracusa. Il capoluogo regionale è la città in cui il settore soffre di più con -686 imprese commerciali a fronte di un negativo di poco più di 400 dello scorso anno. Segue Siracura con -167 aziende quest’anno e solo -25 nel 2019 ed Enna con -64 nel 2020 e -27 nel 2019. Catania perde 411 aziende del commercio nei primi sei mesi del 2020, mentre nel 2019 aveva superato quota -660. Messina nel 2020 ne perde 262 mentre nel 2019 erano state -327, Caltanissetta -102 nel 2020 e 179 nel 2019. Trapani ne perde 152 quest’anno e 232 nel 2029, Ragua 96 nel 2020 e 125 nel 2019. Agrigento è la provincia che ne perde meno in assoluto: solo 22 quest’anno mentre nel 2019 aveva subito una decrescita di 23 imprese commerciali.
Siracusa aggiunge un’agenzia di viaggio
Palermo perde molto anche nel settore turistico con -157 imprese, 100 in più rispetto al 2019. Segue Catania, -112, che comnque peggiora di poco rispetto allo scorso anno -103. Quasi identica la perdita anche per Messina, -82 contro -79 del 2019. Siracusa invece perggiora notevolmente passando da -9 del 2019 a -53 quest’anno. Enna ha una differenza di una sola unità in meno quest’anno rispetto allo scorso, -16 contro -15. Per le altre province, invece, i primi sei mesi del 2020 sono migliori. Agrigento -16 nel 2020 e -33 nel 2019; Trapani -49 nel 2020 e -75 nel 2029; Ragua -32 nel 2020 e -34 nel 2029. Le agenzie di viaggio chiudono in minura maggiore a Palermo (-8) e Trapani (-7). Messina ne conta 5 in meno, Enna, Agrigento e Ragusa due, Catania solo una. Caltanissetta non ne perde nessuna e Siracusa ne aggiunge una.
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Continua la tendenza negativa per i trasporti
Anche nel settore dei trasporti, nel 2020, si continua la tendenza negativa registrata lo scorso anno. L’unica eccezione è Palermo dove nel 2019 c’era un saldo positivo di 55 e quest’anno crolla a -14. La provincia che perde di più è Catania che a -39 dello scorso anno aggiunge -66 nel 2020. Anche Ragusa e Siracusa peggiorano il dato: Ragusa -12 nel 2029 e -14 nel 2020, Siracusa -9 nel 2019 e -12 nel 2020. Perdono, ma meno dello stesso periodo dello scorso anno: Agrigento -19 contro -8; Caltanisetta -12 contro -2; Enna -11 contro -7; Messina -11 contro -3; Trapani -20 contro -12. Nel settore dell’edilizia contano meno aziende 5 province. La più importante è a Catania (-38), ma va male anche a Siracusa (-26) e Palermo (-20). Più contenute le perdite a Caltanissetta (-13) e Agrigento (-10). I dati sono invece positivi a Trapani (+45), Ragusa (+35), Messina (+15) ed Enna (+1).