“Misterbianco cambia passo, questo è un centro di sviluppo. Con un passaggio di testimone da una fabbrica che ha vissuto lo sviluppo economico della provincia di Catania a questa struttura. Si cambia rotta, diventiamo un polo di interesse nazionale e internazionale”. Sono le parole del sindaco Marco Corsaro, oggi al taglio del nastro di Sicilia Fiera, il nuovo centro fieristico nato nella ex fabbrica della Fratelli Costanzo, tra i colossi dell’edilizia negli ani ’70 e ’80. La grande area dove oggi sorge Sicilia Fiera è ampia oltre 300 mila metri quadrati, dei quali 120 mila al coperto. Oggi si inaugura la prima parte della struttura, tre capannoni per circa 14 mila metri quadrati, e precisamente con Expopet, evento dedicato al mondo degli animali domestici. “Riprendiamo dopo tre anni di stop per la pandemia, e con grande entusiasmo. Abbiamo organizzato tutto in poco tempo, a partire da giugno, ma oggi siamo finalmente qui all’ottava edizione”, afferma l’organizzatore dell’evento Flavio Cantarero.
Un centro considerato di interesse pubblico
Soddisfazione anche da parte dei proprietari di Sicilia Fiera, i fratelli Carlo e Daniele Di Cavolo, che con la loro imprese Fin Consorzio ed Experia group hanno investito nella struttura per vent’anni simbolo del declino della zona industriale e commerciale di Misterbianco. “Abbiamo aperto con un evento che ha portato oltre 500 operatori di tutta Europa per una mostra canina”, ha affermato Davide Lenarduzzi, direttore generale della struttura. Secondo il manager “queste persone testimoniano delle possibilità di sviluppo dell’indotto che può portare questa grande operazione di rigenerazione urbana. Abbiamo preso un’area dismessa ridonandola al territorio”. Un punto di vista condiviso anche dal presidente del consiglio comunale di Misterbianco, Lorenzo Ceglie: pochi giorni fa l’assemblea cittadina ha infatti riconosciuto l’interesse pubblico della struttura, concedendo alla proprietà i benefici contenuti nel testo unico dell’edilizia il Dpr 380 del 2001, introdotti recentemente nell’articolo 23 quater dal decreto Semplificazioni. Permettendo, di fatto, di semplificare e accelerare l’apertura, evitando un cambio di destinazione d’uso per l’area industriale. “Abbiamo agito ai sensi di legge, il consiglio non ha fatto altro che applicare una convenzione studiata dall’ufficio urbanistica del Comune. Questa è una grande opportunità dal punto di vista sociale ed economico”, ha affermato Ceglie.
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Entusiasmo anche dagli organizzatori eventi etnei
Presenti all’inaugurazione anche due dei maggiori rappresentanti del mondo dell’organizzazione eventi nel territorio etneo e siciliano, Alessandro Lanzafame, presidente dell’associazione di categoria FierEventi Confcommercio, e Barbara Mirabella, già assessore alla Cultura del Comune di Catania. Lanzafame ricorda come “l’intero mondo Confcommercio ha deciso di organizzare qui i propri eventi, perché finalmente c’è un polo fieristico degno di questo nome. Va certamente un plauso alla famiglia Di Cavolo per aver investito in questa struttura. Adesso le istituzioni devono creare i servizi al contorno per migliorare ancora di più la fruizione”. Ringraziamenti alla proprietà anche da Mirabella, che considera “la location e la posizione un luogo di incoming per chi raggiunge la città dal porto e dall’aeroporto. Per noi è una grande opportunità”, conclude.