A ottobre inoltrato la Sicilia è ancora in piena emergenza incendi. La giunta regionale guidata da Renato Schifani, convocata d’urgenza questa mattina, ha dichiarato lo stato di crisi nell’Isola per dieci giorni. Contestualmente è stato nominato un Commissario delegato per coordinare “le attività necessarie a fronteggiare le eventuali emergenze e le relative incombenze amministrative”. A svolgere questa funzione, prevista dalla Legge regionale 13/2020, sarà il comandante del Corpo forestale della Regione, Giuseppe Battaglia. Tra gli altri provvedimenti presi, il “richiamo” di 1.600 operai del Corpo forestale che hanno partecipato alla campagna antincendio estiva, che si è conclusa lo scorso 15 ottobre, che torneranno in servizio per affrontare il rischio incendi fino al 21 ottobre. “Se necessario, il periodo di impiego potrà essere prolungato”, precisano dalla Regione. Tra i loro compiti, “attività di presidio, pattugliamento ed eventuale lotta attiva alle fiamme”.
L’allarme incendi previsto nei prossimi giorni
A destare l’allarme del governo regionale è stata la relazione del capo del dipartimento della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, “che in particolare per domani, giovedì 19, e venerdì 20, prevede forti venti di scirocco e temperature più alte delle medie con punte sui 35 gradi“. Secondo i tecnici si tratta di uno scenario “che potrebbe favorire lo svilupparsi di incendi”, valutazione confermata “anche dal dipartimento nazionale della Protezione civile e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco“. Da qui la corsa ai ripari della Regione, con il richiamo di 1.597 operai del Corpo forestale, affiancati anche dalle associazioni di volontariato. Palazzo d’Orléans ricorda inoltre di aver chiesto al Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per le migliaia di incendi che hanno colpito l’Isola dal 24 al 27 luglio, con gravi danni al patrimonio boschivo e all’agricoltura e la perdita di cinque vite umane.
Sede unica per Protezione civile e forestali
Durante la giunta di stamattina sono state prese anche altre decisioni. Tra esse, l’istituzione di una sala operativa unica regionale per il potenziamento del sistema antincendio della Sicilia. Nel concreto, saranno unificate la sala operativa del dipartimento della Protezione civile e quella del Corpo forestale. “Garantiremo una maggiore tempestività degli interventi”, ha spiegato Schifani, “grazie a un più efficace coordinamento delle forze impiegate per il contrasto ai roghi. Inoltre, questa unificazione ci consentirà di ottimizzare le risorse, anche di personale, dell’amministrazione regionale”. Approvata anche la proposta di assegnare alla nuova Sala operativa unica, dopo i necessari interventi di ristrutturazione, i locali del Centro direzionale ex Asi di Brancaccio a Palermo. In via temporanea, sarà utilizzata la sede di una delle due attuali strutture esistenti.
Come funzionerà la nuova sala operativa
La Sala operativa unica, spiegano dalla Regione, sarà in funzione 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Il personale impiegato nelle due strutture seguirà corsi di formazione e aggiornamento sui sistemi in uso per la gestione delle attività. Sempre in materia di antincendio, il governo regionale ha approvato una norma, che sarà inserita nel disegno di Legge di stabilità 2024-2026, con cui si impone ai Comuni e alle Province della Sicilia di destinare il tre per cento delle risorse regionali per attività di prevenzione degli incendi, diserbamento e pulizia fondi, nonché di vigilanza su privati ed enti pubblici per il rispetto delle indicazioni di legge. La mancata realizzazione delle attività di prevenzione determinerà la proporzionale riduzione dei trasferimenti per l’anno successivo.
Gli interventi in Legge di Bilancio e Stabilità
Dopo la giunta il presidente Schifani è intervenuto all’Assemblea regionale siciliana per affrontare il tema degli incendi. “L’approvazione della legge di Bilancio e della legge di Stabilità 2024-2026, entro quest’anno, assicurerà l’avvio delle attività di prevenzione dagli incendi nei tempi imposti dal significativo cambiamento climatico, l’introduzione di interventi normativi a supporto di una migliore organizzazione e un rafforzamento delle misure antincendio”. Il governatore ha assicurato che nel futuro le misure saranno stabilite con tempistiche più efficaci. “Prevediamo di introdurre un termine, il 15 marzo di ogni anno, entro il quale i dipartimenti competenti, con apposito provvedimento, stabiliranno l’apertura e la chiusura della stagione antincendio ed i sindaci dovranno adottare le ordinanze sulle misure di prevenzione contro gli incendi”, in aree pubbliche e private.
Il ricordo dei forestali morti durante il servizio
In caso di inottemperanza da parte dei Comuni, ha aggiunto Schifani, la Regione provvederà a commissariarli. In questo modo, l’attuazione delle misure di prevenzione dovrebbe essere comunque garantita. Il governatore ha poi ricordato, di fronte ai deputati dell’Assemblea regionale siciliana, i lavoratori forestali Matteo Brandi e Marinella Sigona, che hanno perso la vita svolgendo il loro lavoro, e le altre vittime dei roghi e il corposo dispiegamento di forze che ha permesso di arginare gli incendi della scorsa estate e salvato centinaia di vite umane. “A queste donne ed uomini”, ha detto, “deve andare il nostro plauso per l’impegno mostrato anche a rischio della incolumità personale, per la salvaguardia della vita, delle case dei cittadini e del patrimonio naturale e boschivo”.