Non un semplice decreto ma una “manovra di marzo”: 25 miliardi messi sul banco per limitare il contagio e l’impatto del coronavirus su famiglie e imprese. Con tutta probabilità, gli interventi non sono finiti. Altri ne arriveranno ad aprile. Ma questo è l’impianto scelto dal governo per provare a “curare” il Paese. Ecco quali sono le misure che contiene.
Lavoro
Come anticipato dalla ministra Nunzia Catalfo, una delle parti più corpose del decreto riguarda il lavoro e il sostegno all’occupazione. A questo capitolo sono destinati dieci miliardi. Serviranno per ampliare la cassa integrazione e dare una mano agli autonomi.
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Imprese
Accesso semplificato al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. E per finanziamenti fino a 3 mila euro basterà dichiarare di aver subito dei danni economici dall’emergenza. È una delle misure che puntano a sostenere le imprese.
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Fisco
Il decreto per ammortizzare gli effetti economici del coronavirus passa anche da un alleggerimento fiscale, sia per le imprese che per i singoli cittadini. Alcuni versamenti all’erario e alle casse previdenziali sono sospesi. E per le attività commerciali scattano alcuni crediti d’imposta.
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Famiglie
Scuole chiuse e genitori che continuano a lavorare (anche da casa). Il decreto Cura Italia punta a sostenere le famiglie alle prese con le conseguenze delle restrizioni legate al coronavirus.
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Sanità
Il sistema sanitario italiano ha bisogno di personale medico, dirigenziale e non, sia nelle strutture sanitarie pubbliche che nell’Esercito. Il governo sta quindi provvedendo ad assunzioni e arruolamenti in emergenza. L’emergenza potrebbe richiedere di requisire strutture private per utilizzarle a scopo sanitario.
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