fbpx

Lavoro: persi 100 mila posti, aumentano gli inattivi

Istat ritorna ad analizzare il mercato del lavoro italiano, con un focus sul primo trimestre 2020. I dati confermano un calo congiunturale degli occupati. Ma aumentano soprattutto gli inattivi

Meno 101 mila occupati nel primo trimestre del 2020. E a questi si aggiungono 274 mila posti persi ad aprile, nel pieno dell’emergenza da Covid-19. Sono dati di Istat, che ha prodotto una analisi del mercato del lavoro italiano nel primo trimestre del 2020. Dai dati congiunturali, ovvero quelli ricavati sul periodo precedente da ottobre a dicembre 2019, il calo percentuale è dello 0,4 per cento. Ma sono le ore lavorate in calo a offrire un quadro migliore di una situazione critica: l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra una forte diminuzione sia rispetto al trimestre precedente (-7,5 per cento), sia rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-7,7 per cento).

Diminuiscono i disoccupati, ma aumentano gli inattivi

Accanto a questi dati si registra però un apparente paradosso: diminuisce del 1,7 per cento il tasso di disoccupazione. Nel confronto annuo, e per il dodicesimo trimestre consecutivo, si riduce il numero di persone in cerca di occupazione: sono in calo 467 mila in un anno, il 16,3 per cento. Ma aumenta a un ritmo sostenuto il numero di inattivi nella fascia dai 15 ai 64 anni, che arriva a più 290 mila in un anno, il 2,2 per cento di crescita. Ovvero: chi ha perso il lavoro, in sempre più casi ha smesso di cercarlo, andando ad aumentare la quota degli inattivi (cresciuta di 5,4 punti percentuali) e solo in minor parte degli occupati (più 2,4 punti). Gli inattivi sono in Italia 13 milioni e 500 mila, per un tasso di inattività del 35 per cento, contro i due milioni e duecentomila disoccupati, ovvero un tasso del 8,9 per cento. Diminuisce anche la quota di occupati totale, dello 0,4 per cento rispetto al quarto trimestre 2019, a quota 23 milioni e 236 mila.

Mezzogiorno: gli inattivi superano gli occupati

Nel Sud e nelle Isole la disoccupazione ha subito un calo percentuale anche maggiore, raggiungendo il 2,5 per cento sul primo trimestre 2019, per un tasso nel primo trimestre 2020 del 16,9 per cento. Il calo maggiore, a livello nazionale come al Sud, è nella classe d’età dai 15 ai 34 anni, che raggiunge il 2,5 per cento. E, anche in questo caso, la diminuzione è dovuta al transito nella categoria degli inattivi, con una crescita di 1,1 punti percentuali rispetto ai dodici mesi precedenti. Al Sud quindi la percentuale di chi non è attivamente impegnato nella ricerca di una occupazione raggiunge il 47 per cento (nel Centro il tasso è del 30, il 28 nel Nord). Una quota di inattivi che supera quella degli occupati: pur in aumento (dello 0,5 per cento), nel Mezzogiorno gli occupati sono appena il 43,8 per cento, contro il 63,3 per cento del Centro e il 67,5 del Nord.

- Pubblicità -
Leandro Perrotta
Leandro Perrotta
Catanese, mai lasciata la vista dell'Etna dal 1984. Dal 2006 scrivo della cronaca cittadina. Sono presidente del Comitato Librino attivo, nella città satellite dove sono cresciuto.

DELLO STESSO AUTORE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Social

25,010FansMi piace
712FollowerSegui
392FollowerSegui
679IscrittiIscriviti
- Pubblicità -

Ultimi Articoli