Le città capoluogo siciliane sono quasi tutte nelle ultime venti posizioni della classifica sulla sostenibilità delle infrastrutture urbane Smart city index 2020 stilata da EY. I dati prendono in considerazione quanto le infrastrutture delle città sono smart nelle diverse componenti del trasporto, dell’energia e dell’ambiente, in particolare acqua, verde e rifiuti. Elementi che secondo EY aumentano le differenza tra Nord e Sud del Paese. Ai primi posti Trento, la città con le infrastrutture più sostenibili, Torino e Bologna.
A Catania e Messina aumentano le macchine
Catania è penultima in classifica, dopo c’è solo Crotone. Insieme a Messina e Reggio Calabria, inoltre, la città dell’elefante è tra quelle in cui è aumentato il numero delle auto. Una tendenza in contrasto con la maggior parte delle città metropolitane italiane in cui si registra una diminuzione costante sin dal 2002. Milano ad esempio, ha “eliminato” oltre 100 mila veicoli. Sotto analisi 21 indicatori riguardanti le infrastrutture di mobilità elettrica, ciclabile, pedonale e condivisa e gli incentivi alla mobilità sostenibile, come il PUMS il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile “che tutte le città stanno varando e adottando, con tempistiche diverse, per cui alcune città sono più avanti di altre”.
Leggi anche – Mobilità elettrica: in arrivo 17 colonnine in 12 comuni
Aumentano le auto elettriche e ibride
Secondo l’analisi EY, “la mobilità elettrica è l’ambito che ha registrato gli incrementi
più significativi” grazie anche all’aumento delle colonnine di ricarica nei comuni (+92 per cento negli ultimi due anni). Sono “più che quadruplicate dal 2014 (+357 per cento). Un incremento che ha favorito una maggiore diffusione di auto elettriche e ibride “più che triplicate negli ultimi 4 anni (+259 per cento dal 2016). In generale le prime città in classifica (Trento, Torino, Bologna, Mantova, Milano, Bolzano, e Brescia) hanno un equilibrio tra mobilità, energia e ambiente definito “perfetto” segnale “che riescono a portare avanti i loro investimenti infrastrutturali in sostenibilità in maniera omogena sui vari fronti”.
Divario con le città del Sud
Le città siciliane sono tutte in fondo alla classifica. Catania, come detto, è 108esima su 109 e a farle compagnia ci sono Enna (106) e Trapani (105). Poco più su ci sono Palermo (94), Messina (93) e Caltanissetta (92). Escono fuori dalle peggiori 20 Ragusa (79) e Agrigento (66), la migliore delle siciliane. “È presente tuttavia ancora un grande divario con le città del Sud, ad eccezione di Lecce e Bari che si collocano tra le prime 50 nella classifica dedicata al tema della sostenibilità”.