Sale il numero delle compravendite, scende il prezzo delle abitazioni. I dati del mercato immobiliare siciliano mostrano le stesse dinamiche di quello nazionale, ma con un impatto diverso: i contratti firmati sono aumentati meno (3,5 per cento nella regione, contro il 4,3 per cento in Italia), mentre è molto più severo il calo dei prezzi: giù dell’1,3 per cento in Sicilia e dello 0,4 per cento nel Paese. La flessione è coerente con la scontistica, particolarmente generosa: 12,7 per cento in Sicilia, oltre il 10,5 per cento in Italia. Segnali contrastanti, tra ottimismo e dubbi. Diverso è il quadro delle locazioni: sia il numero di contratti sia il loro canone medio è aumentato nell’isola più della media nazionale. C’è quindi un mercato degli affitti più dinamico rispetto a quello delle compravendite. Una tendenza che dovrebbe confermarsi anche nel 2020. È quanto emerge dall’analisi per il 2019 di Fimaa – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio -Imprese per l’Italia.
Enna, crescita record dei contratti
Tra i contratti d’acquisto, il sei per cento in Italia e il quattro per cento in Sicilia riguarda case nuove. Se i prezzi delle compravendite siciliane evidenziano un calo medio, ci sono differenze sostanziose tra i capoluoghi. Enna è la città in cui il mercato immobiliare è più movimentato. Per il 2019 il numero dieci la fa da padrone: è aumentato del dieci per cento il numero dei contratti, sono diminuiti del dieci per cento i prezzi di vendita e dieci mesi è il tempo medio necessario per vendere un immobile. Enna è la più “lenta” dopo Messina, dove è servito circa un anno (in Sicilia e in Italia ne sono bastati, in media, meno di sette). Enna è anche il territorio in cui c’è stata una scontistica più bassa (-10 per cento). I ribassi più generosi, oltre il 17 per cento sul prezzo di vendita iniziale, sono stati applicati ad Agrigento, Caltanissetta, Messina e Siracusa.
Prezzi in aumento ad Agrigento
Ad Agrigento, Ragusa e Siracusa i prezzi delle case sono saliti rispetto al 2018. Sono nel primo caso, però, l’escursione è consistente: l’aumento è stato del due per cento. A Ragusa e Siracusa, invece, la differenza è stata più contenuta: 0,1 e 0,5 per cento. Nelle città in cui i prezzi sono scesi, il calo è inferiore rispetto a quello registrato a Enna. Si va dal meno 0,3 di Messina al meno 1,6 di Palermo. Il capoluogo siciliano è anche la città in cui si è registrato l’incremento dei contratti più blando: nel 2019 la crescita è stata inferiore al due per cento rispetto al 2018. Segue Catania, con un progresso di 3,5 punti percentuali. Tutte le altre, hanno invece registrato aumenti oltre il 5 per cento.
Locazioni, Sicilia più dinamica
Il settore degli affitti, nel 2019, è stato più dinamico di quello medio italiano, “coerentemente con i dati rilevati nel Mezzogiorno”, secondo Fimaa. I contratti a lungo termine sono cresciuti del 2,5 per cento mentre la media italiana si è fermata all’1,8. Dati superiori alla media anche per gli affitti brevi: 3,6 per cento in Sicilia contro 2,6 del Paese. In aumento anche i prezzi, ma se per gli affitti ordinari rientrano nella media nazionale, quelli brevi in Sicilia crescono un po’ di più. Nell’isola si arriva all’1,8 per cento, nel Paese all’1,2.
Agrigento regina degli affitti
Se Enna è la città dove si è registrata la più importante crescita di compravendite, è ultima per quanto riguarda il mercato degli affitti. Fimaa segnala un aumento dei prezzi del dieci per cento. Ma il numero dei contratti è piatto, sia per le locazioni ordinarie sia per quelle brevi. Ad Agrigento, invece, si è affittato di più rispetto all’anno precedente: più dieci per cento per le locazioni a lungo termine e più cinque per quelle brevi. In crescita anche anche i prezzi, del cinque per cento, per entrambe le categorie. Anche a Caltannissetta gli affitti hanno guadagnato spazio e valore: il numero di contratti per le due tipologie di locazione è aumentato del cinque per cento e i prezzi sono saliti del due per cento. A Catania (+3,3 per cento), Palermo (+5 per cento) e Ragusa (+4 per cento) gli affitti turistici crescono molto più di quelli per i residenti (rispettivamente più 1,3, 3,7 e 3 per cento).
Leggi anche – Case vacanza: aumentano compravendita e affitti
I prezzi continueranno a scendere
Secondo le previsioni della federazione mediatori agenti d’affari, il mercato sarà dinamico anche nel 2020. “In metà dei capoluoghi siciliani monitorati sono ipotizzate nuove crescite dei volumi e nella restante metà una stabilità sugli stessi livelli del 2019”. Anche la tendenza al calo dei prezzi dovrebbe proseguire: solo il 41 per cento delle città monitorate dovrebbe rimanere sulla stessa linea, mentre il 47 per cento dovrebbe registrare una nuova flessione. Secondo Fimaa, però, gli scambi in aumento degli ultimi due anni “significano, in pratica, che vi è molto più ottimismo”. Al contempo però, il calo dei prezzi rappresenta “sfiducia in un incremento a breve”.