“Campi come quello di Castelvetrano, dove è scoppiato l’incendio che è costato la vita a un migrante, mancano delle condizioni minime di vivibilità, figuriamoci se può esserci sicurezza. E ancora una volta la Regione manca ai suoi doveri: in questo caso spendere 1,5 milioni di euro stanziati nel 2020 per mettere in sicurezza questo campo migranti e quello di Cassibile, rimasti nei cassetti”. Lo scrivono in una nota congiunta i segretari generali della Cgil e della Flai Sicilia, Alfio Mannino e Tonino Russo.
“Abbiamo il dovere di un’accoglienza in sicurezza”
“Se incidenti e fatalità sono imprevedibili – aggiungono i due esponenti sindacali – diventano quasi inevitabili nelle condizioni precarie di vita dei campi. Abbiamo il dovere di garantire un’accoglienza dignitosa e in sicurezza – sottolineano Mannino e Russo – e il legislatore ha colto questa esigenza approvando con la Finanziaria 2020 la norma che finanzia la messa in sicurezza dei campi. Chiediamo di sapere perché questa sia rimasta lettera morta- concludono- e se il governo ritiene che il tema delle tendopoli non sia di suo interesse, perché lo è invece per una collettività e una società civile che esigono un’accoglienza basata su civiltà, umanità, sicurezza, reale solidarietà”.