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Pagamenti elettronici e rimborso del 10 per cento. Come va il cashback di Stato

In pochi giorni i pagamenti elettronici sono aumentati del 50 per cento. Merito del rimborso voluto dallo Stato, la cui app Io è stata scaricata quasi 10 milioni di volte Ma il sistema cambierà nel 2021

Il metodo per promuovere l’uso dei pagamenti digitali tramite carta sembra essere stato finalmente trovato: il cashback. Il sistema di rimborso direttamente sul conto corrente effettuato dallo Stato promette a chi effettua pagamenti nei negozi fisici, e non online, e si è preventivamente iscritto tramite al sistema l’app Io, un rimborso del 10 per cento sulle spese effettuate dal 8 al 31 dicembre 2020. E a giudicare dal numero di download dell’app – oltre 5 milioni nel solo store Android, quasi altrettanti su quello dedicato ad iPhone -, l’iniziativa ha avuto molto successo. Ma non solo: il cashback è attivabile con app di terze parti che hanno una apposita convenzione con PagoPa, società pubblica che gestisce un sistema di pagamento delle pubbliche amministrazioni, e che è anche la proprietaria dell’app Io.

Rimborso da 150 euro, entro 60 giorni

L’unico requisito richiesto per usufruire del caschback è avere attiva un’identità Spid o la carta di identità elettronica. Una teorica difficoltà d’accesso che non sembra aver scoraggiato gli utilizzatori: secondo i dati diffusi da Satispay, app di trasferimento denaro molto diffusa in Italia, nei primi dieci giorni le transazioni sono aumentate di oltre il 50 per cento. Per accedere al rimborso, per una spesa massima di mille e 500 euro, con diritto a 150 euro di “ritorno”, bisogna fare almeno dieci operazioni con la carta registrata all’interno dei “sistemi di pagamento”. Non c’è un importo minino, ma uno massimo: 150 euro. Per gli acquisti di importi superiori a questa soglia, si avrà diritto a un massimo comunque di 15 euro. Secondo le Faq ufficiali non c’è però da preoccuparsi se i pagamenti non vengono visualizzati immediatamente: i rimborsi degli acquisti effettuati a dicembre, arriveranno comunque entro 60 giorni.

Il problema del contactless

Nei primi giorni di avvio del sistema la registrazione della card è stata molto difficile a causa grande numero di richieste, come specificato da PagoPa. La problematica, risolta dopo circa 48 ore, vede però ora moltissimi utenti lamentare i ritardi di registrazione dei pagamenti effettuati. E tra questi, non risultano quelli effettuati con il metodo più veloce e semplice: il contactless. Il problema è la piattaforma utilizzata, come spiega PagoPa: “L’acquisto potrebbe essere stato escluso dal cashback perché transitato su un circuito per il quale la tua carta non era stata attivata”. Ovvero: se la carta è abilitata dall’app Io al solo PagoBancomat, bisogna specificare l’attivazione degli altri, e più diffusi per il pagamento contactless, circuiti internazionali presenti come logo sulla carta stessa (Mastercard, Maestro, Visa, Visa Electron o V-Pay). PagoPa conferma nelle proprie Faq che attivando anche il metodo di pagamento del circuito internazionale al Cashback, “potrai accumulare le transazioni effettuate su questi circuiti”.

Da gennaio si cambia: spese su 6 mesi

Quello fino al 31 dicembre è stato definito un “periodo sperimentale”. L’importo, considerando anche il periodo degli acquisti natalizi, è stato quindi equiparato a quello che sarà valido nei prossimi sei mesi. Dal primo gennaio al 30 giugno 2021 l’importo massimo cumulabile in cashback sarà quindi comunque di 150 euro, con un minimo di 50 transazioni, e lo stesso varrà nei due semestri successivi, ovvero dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 e dal 1 gennaio al 30 giugno 2022. A questi si somma una sorta di concorso, il “Super cashback”. PagoPa effettuerà una graduatoria stilata fra tutti gli utilizzatori, sia tramite l’app Io che tra quelle partner come Satispay. I 100 mila maggiori utilizzatori nel singolo periodo dei pagamenti con carta avranno diritto a un rimborso una tantum di ulteriori mille e 500 euro. Una classifica di cui l’app dà costantemente aggiornamento, con tanto di specifica da parte di PagoPa all’interno delle Faq: solo alla fine del periodo di riferimento si saprà se si avrà diritto o meno al “Super cashback”. E in caso di parità nel numero di transazioni, vincerà chi le avrà fatte prima.

Il “trucco” per comprare online

In attesa della fine del periodo sperimentale, non sono comunque mancate le polemiche. La prima è stata quella su un escamotage per utilizzare comunque il cashback per gli acquisti online: basta comprare, in un negozio fisico, una card regalo con del credito per effettuare gli acquisti sugli store. Un sistema che vale per Amazon, ma anche per le grandi catene dell’abbigliamento e non solo. L’abilitazione della carta agli acquisti online, che si usufruisca o meno dell’acquisto di credito tramite i negozi fisici, è comunque un prerequisito fondamentale. Secondo le Faq di PagoPa infatti “È necessario perché permette di verificare se i dati della carta inseriti sono corretti: la verifica avviene tramite una transazione di qualche centesimo di Euro che verrà successivamente stornata”.

La Bce: “si rispetti il corso legale delle banconote”

E a monte, restano gli interrogativi sull’efficacia del sistema nel disincentivare l’uso del contante. Li ha sollevati lo scorso 14 dicembre, in una lettera indirizzata al ministro dell’Economia italiano Roberto Gualtieri, Yves Mersch, consigliere della Bce, la Banca centrale europea, proprio nel suo ultimo giorno di mandato. Secondo Mersch “qualunque limitazione o disincentivo diretto o indiretto ai pagamenti in contanti deve rispettare i requisiti relativi al corso legale delle banconote in euro”. Osservazioni, non vincolanti, alle quali il ministero dell’Economia ha risposto dichiarando come “il cashback non limiti la possibilità d’uso del contante”. Ma il suo successo, che si sta riversando anche sulle piattaforme private che nulla hanno a che fare con quello di Stato, pone comunque degli interrogativi per il futuro.

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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