Augusta si conferma patria dei cattivi odori secondo le rilevazioni dell’app Nose. Nel mese di settembre sono pervenute 1.133 segnalazioni, di cui 541 provenienti dal comune di Augusta, 44 dal vicino comune di Melilli, 51 da Priolo e 497 da Siracusa. Nella sola giornata del 19 settembre il software, il cui nome in inglese significa “naso” ma è l’acronimo di Network per Odour Sensitivity , aveva raccolto 276 segnalazioni di cui 266 sono giunte dopo le 18.30. La maggior parte delle segnalazioni provenivano dal comune di Augusta (177). Pur essendo attualmente il sistema in fase sperimentale, la Polizia municipale di Augusta ha effettuato un prelievo di aria istantaneo a mezzo canister presso il centro storico in Corso Sicilia, area maggiormente esposta alle molestie olfattive segnalate.
La puzza dovuta a un mix di sostanze idrocarburiche
Dall’analisi chimica dell’aria effettuata nei laboratori di Arpa Sicilia è stata confermata la presenza di un mix di sostanze idrocarburiche di natura industriale in concentrazioni significative, oltre alla presenza di composti solforati ben al di sopra della soglia olfattiva, che giustificano le numerose segnalazioni di cattiva qualità dell’aria pervenute da parte dei cittadini di Augusta. Riguardo i dati rilevati dalla rete di monitoraggio, a causa del maltempo che si è abbattuto sulla zona e che ha provocato un blackout elettrico, due stazioni del Libero Consorzio così come la stazione Aspa Villa Augusta hanno interrotto le misurazioni alle ore 17. Il software, utilizzabile da smartphone e sviluppato da Arpa Sicilia insieme a Cnr e Isac, è in fase sperimentale proprio nei comuni dell’area industriale Augusta-Priolo-Melilli-Siracusa , ma sarà successivamente disponibile anche nel comprensorio del Mela, che ospita, oltre alla Ram di Milazzo, anche altre attività correlate alla raffinazione, e il nisseno, un tempo centro della raffineria che l’Eni ha poi deciso di riconvertire.