Contro il nuovo codice degli appalti che “consentirà l’assegnazione discrezionale del 98 per cento delle opere pubbliche”. Ma anche contro i correttivi del governo al superbonus “che escluderanno di fatto le fasce più deboli della popolazione ”. Fillea Cgil e FenealUil scenderanno in piazza sabato 1 aprile a Palermo, Cagliari, Napoli, Torino , Roma contro provvedimenti che, i segretari delle due categorie in Sicilia , Giovanni Pistorio e Antonino Potenza, definiscono “un regalo alle mafie, un colpo ai diritti dei lavoratori”. Nel capoluogo siciliano la manifestazione si svolgerà a partire dalle 10.30 allo Zen2, in via Carnera angolo via Coppi, e vedrà anche la partecipazione dei segretari generali di Cgil , Uil, Fillea e FenealUil Sicilia e di Palermo e dei segretari di Fillea e FenealUil nazionali Graziano Gorla e Pierpaolo Frisenna, oltre che di numerose associazioni nazionali e locali.
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I rischi per la filiera in Sicilia e non solo
“Soprattutto dove la mafia è insediata con una presenza storicamente radicata- dice Giovanni Pistorio ( Fillea Cgil) – tutta la filiera delle costruzioni, di subappalto in subappalto, di fornitura in fornitura, rischia concretamente di essere inquinata. Con gli affidamenti sotto soglia e le assegnazioni dirette- sottolinea Pistorio- quasi tutti gli appalti rischiano i finire nelle mani di elettori, parenti, amici degli amici, alimentando li fenomeni di corruzione, il voto di scambio e le infiltrazioni della criminalità organizzata, senza alcuna possibilità di trasparenza delle aggiudicazioni”. Insomma, aggiunge Antonino Potenza ( FenealUil ) Antonio Potenza, “un bel salto indietro sotto il profilo della legalità, destinato anche a incidere negativamente sui diritti di chi lavora, su salari, sull’ applicazione dei contratti, sulla sicurezza nei cantieri. E’ scontato che si andrà al ribasso anche sui questi, soprattutto nei subappalti- aggiunge- e che la situazione dei lavoratori peggiorerà a detrimento anche della qualità delle opere”. Pistorio e Potenza rilevano che “il lavoro di qualità si fonda sulla dignità di chi lavora e sulla legalità. La mobilitazione sindacale potrà cessare- sottolineano- solo al raggiungimento di questi obiettivi, quando i provvedimenti che contestiamo verranno cambiati”. Il nuovo codice, osservano Pistorio e Potenza, “ha soglie troppo elevate per gli affidamenti diretti. Quasi tutti dli appalti pubblici saranno senza gara e si può immaginare cosa questo possa significare”. Fillea Cgil e FenealUil regionali rilevano anche che “i correttivi al superbonus non tengono peraltro conto del necessario adeguamento energetico del patrimonio abitativo”. Insomma, concludono Pistorio e Potenza “questo governo non guarda ai diritti di chi lavora, ignora le esigenze delle fasce più deboli ma anche quelle dell’ambiente. Sulla legalità abbiamo già detto tutto”. Sabato la manifestazione si protrarrà anche nel pomeriggio con interventi, spettacoli, attività varie.
Anche il Sunia si unisce alla protesta
Anche il Sunia Sicilia sarà sabato in piazza a Palermo assieme agli edili di Fillea Cgil e FenealUil. “Saremo in piazza anche con gli assegnatari-dice Giusy Milazzo, segretaria regionale del sindacato inquilini- per chiedere che si avviino i piani di recupero per i 60 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica in tutte le province siciliane. E per protestare – sottolinea Milazzo- per le decisioni del governo sul superbonus, che non favoriscono l’utilizzo per i meno abbienti con redditi bassi e per gli Enti gestori del patrimonio abitativo pubblico”. La segretaria del Sunia sottolinea che “le periferie siciliane in cui si concentrano la maggior parte degli edifici di edilizia residenziale pubblica- immobili spesso in grave stato di degrad-, rischiano di essere ulteriormente abbandonate determinando condizioni di vita inaccettabili per le centinaia di migliaia di persone che vivono in quei contesti”.