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Parmalat, nuovi impianti a Catania

L'azienda, presente in Sicilia con il marchio Latte Sole, ha inaugurato nuove linee di produzione nella zona industriale etnea. Un investimento da 6 milioni

Nuove linee di produzione a Catania per Parmalat. Frutto di un investimento da sei milioni di euro, gli impianti nella zona industriale del capoluogo etneo, negli storici stabilimenti a marchio Latte Sole, sono stati inaugurati oggi all’interno del convegno “Filiera e territorio come asset strategico”. I lavori, durati tre anni, serviranno a migliorare l’efficienza degli impianti che trattano, insieme a quelli di Ragusa, circa la metà del latte siciliano: Parmalat compra circa il 50 per cento di quello prodotto sull’isola e l’80 per cento di quello prodotto nelle sole provincie di Ragusa e Siracusa. Ciò avviene sia attraverso la raccolta diretta (150 produttori circa), sia tramite grosse cooperative locali che contano oltre 500 produttori. In Sicilia Parmalat lavora circa 90 milioni di litri di latte e produce circa 4 mila tonnellate di formaggi.

Dal 2011 aumentata di un terzo la raccolta di latte siciliano

Presenti all’inaugurazione il sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’assessore regionale all’Agricoltura sviluppo rurale e della pesca mediterranea Edy Bandiera e quello alla Salute, Ruggero Razza oltre a numerose autorità cittadine e regionali, in rappresentanza di Confindustria, ldell’Istituto Zooprofilattico, dell’Università di Catania, ma anche degli allevatori e della distribuzione organizzata. “La Sicilia ha una rilevanza strategica importante per noi e perché noi siamo importanti per l’Isola – sottolinea Giovanni Pomella, general manager di Parmalat in Italia. Dal 2011 ad oggi, abbiamo aumentato di oltre un terzo i volumi di raccolta di materia prima, incrementando così le produzioni con latte siciliano. È poi importante sottolineare che non solo tutto il latte lavorato viene raccolto in Sicilia ma che tutti i dipendenti sono siciliani. Nei nostri siti di Catania e Ragusa lavorano circa 130 dipendenti diretti che arrivano a circa 7 mila considerando l’indotto generato sull’Isola”.

Quasi due milioni i quintali di latte prodotti in Sicilia

All’incontro è intervenuto anche il direttore di Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Ambiente dell’Università di Catania, Agatino Russo. “Il latte utilizzato nei due stabilimenti di Ragusa e Catania – ha spiegato – è acquisito esclusivamente da allevamenti siciliani, sia attraverso la raccolta diretta sia tramite grosse cooperative locali. Più in generale, allo stato attuale nell’Isola si contano circa 11 mila e 700 allevamenti bovini: un vero patrimonio per la nostra economia sia in termini di ricchezza che di presidio del territorio, soprattutto nelle aree interne e svantaggiate. La quantità di latte prodotto in Sicilia si stima in circa 1 milione e 900 mila quintali e la produzione regionale è pari al 21-23 per cento del consumo siciliano. Quasi l’80% del consumo siciliano di latte e trasformati deriva da prodotti importati da altre regioni e da altri Paesi. Per questo motivo si punta a promuovere la produzione e il consumo di latte siciliano. La certezza dell’origine del latte, espressamente descritta nella confezione, consente un acquisto consapevole che comporta di scegliere in estrema libertà” ha commentato Russo.

Per Confindustria “iniezione di fiducia” dagli investimenti

“Il sito di Catania – sottolinea Giuseppe Ignizio, direttore dello stabilimento Parmalat di Catania – produce latte e panna sia freschi che a lunga conservazione. Contiamo, con i nuovi impianti presentati stamattina, di rilanciare le nostre produzioni. Gli investimenti realizzati, infatti, hanno risposto ad una duplice finalità. In primo luogo, consentono al nostro sito produttivo – che assorbe oltre il 40 per cento della produzione locale di latte e che quindi può considerarsi un volano centrale nell’economia del territorio – di rispondere con maggiore efficienza e flessibilità ai bisogni del mercato e della distribuzione. Inoltre, hanno permesso di migliorare sensibilmente l’ambiente di lavoro rendendolo maggiormente innovativo e armonico”. “I nuovi investimenti realizzati nello storico stabilimento di Catania sono una scommessa vinta non solo per l’azienda, che migliorerà la sua capacità competitiva con nuove linee produttive, ma per tutta l’economia del nostro territorio. Un’iniezione di fiducia per tutti gli imprenditori che vogliono ancora credere e scommettere su questa terra, dove tra enormi vincoli strutturali e difficoltà c’è comunque una grande capacità di reazione”, così ha commentato Antonello Biriaco, Presidente di Confindustria Catania.

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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